18 dicembre 2007, Sud Sudan Dopo 45 anni di missione in Africa

Cari Amici e benefattori,
E’ con profonda riconoscenza al Signore che comincio questa lettera: il primo gennaio 2008, a Dio piacendo, compirò 70 anni, e il 2008 segna per me 45 anni di Sacerdozio e 44 dalla mia prima venuta in Africa(Uganda).
Tanti anni e tante grazie del Signore che mi è sempre stato vicino ed aiutato nei periodi belli, di pace, e nei pericoli dei numerosi anni di guerriglia.
Lodate con me il Signore.
Si avvicina il Natale e voglio inviare a tutti voi gli Auguri: la pace che il Bambino ci porta e ci dona sia sempre nel vostro cuore e con tutti i vostri cari.
Nelle mie preghiere gli chiedo di concedervi la grazia di aprirgli il vostro cuore e la vostra vita.
Devo ringraziarvi anche per tutto quello che siete e avete fatto per me in tutti questi anni e specialmente nel 2007.
La vostra amicizia e la vostra preghiera mi sostengono in questa missione sperduta nell’immenso Sud Sudan in cui nessuno vuole venire a lavorare perché troppo lontana tagliata fuori e insicura. Io vi posso dire che qui con la mia gente sto bene e mi sento sicuro . Dopo tutto sono nelle mani del Signore, no?
Vi ringrazio anche della vostra generosità che mi ha permesso di aiutare tanti poveri, ciechi, lebbrosi, paralitici. Ci vorrebbe qui Gesù per metterli in sesto, perché l’ospedaletto (l’unico, con un dottore in tutto questo ampio territorio) fa compassione e aiuta poco.
Tutta la nostra zona è infestata da una mosca che provoca la così detta cecità dei fiumi (oncocercosi). I ciechi sono moltissimi come pure moltissimi gli epilettici (più che in ogni altra zona in cui sono stato). Sembra una conseguenza di questa mosca che lede qualche centro nervoso o almeno così pensiamo noi, dato il gran numero di malati.
Inoltre i 17 anni prima e poi gli altri 22 di guerra che è appena finita hanno distrutto il sistema sanitario e scolastico. I lebbrosi per esempio non ricevono più le loro medicine da decenni, e per tutti ce ne sono poche e care.
Anche quest’anno con le nostre Comboni Schools abbiamo aiutato migliaia di ragazzi e ragazze con l’educazione base. I miei 16 Kindergarten sparsi da Boro Madina (100 km a ovest) fino a khor Hajar (150 km sud est) hanno preparato un migliaio di bambini/e per l’entrata nelle elementari. Sono questi le speranze per un futuro migliore per il Sud Sudan. La gioventù di adesso è tutta traumatizzata dai lunghi anni di Guerra e di persecuzione e ora è attratta dalle cose vistose che con la pace i mercanti portano. E’ difficile entrare nel loro intimo e aiutarli dentro.
Con l’aiuto della diocesi di Como, e qualche organizzazione abbiamo messo in piedi tre scuole (Kata, Gasboro e Deim Jallab) che sono ancora da finire, ma sono coperte e riparano dalla pioggia.
Una parte considerevole dei vostri aiuti è andata a comprare medicine, un’altra in cibo per gli scolari dei villaggi più lontani da Raga e anche qui al centro. Per molti di loro la frugale colazione che diamo è l’unico pasto che hanno assicurato al giorno.
I bisogni sarebbero enormi e già quello che riesco a fare è tanto e a volte penso che è superiore alle mie forze e mi scappa di mano
Queste sono alcune ragioni per me per dirvi un grande grazie a conclusione di quest’anno 2007.
Che il Signore vi benedica e vi ringrazi Lui come solo Lui sa fare.
Buon Natale e Buon Anno 2008
Vostro aff.mo p. Eugenio Caligari