(giugno 2008) - Lorenzo Zini

Presentazione della parrocchia di Mokolo in Camerun

PRESENTAZIONE DELLA MISSIONE DI

MOKOLO-MBOUA ESTREMO NORD CAMERUN

Mokolo è una cittadina situata nella regione dell’Estremo Nord Camerun, in una zona climatica semi-arida, a 80 Km dal capoluogo della provincia, Maroua. La principale fonte di sussistenza dei circa 50.000 abitanti della zona è l’agricoltura con la coltivazione di miglio, mais, arachidi. Dal 2002 opera nella parrocchia di Mboua nel centro di Mokolo, don Giusto Della Valle originario di Le Prese (Sondalo) che ha operato a Livigno dall’89 al ’97. Le attività della missione di Mokolo-Mboua si estendono su diversi fronti e in particolare l’educazione con la scuola primaria cattolica, la classe integrata per ragazzi sordomuti, il sostegno

a bambini orfani, il centro di formazione professionale per giovani e ancora il centro per studenti con una fornita biblioteca, le borse di studio per studenti universitari e non. Oltre a tutto ciò la missione è attiva nel settore agricolo, della promozione della donna, negli aiuti sanitari e pratici alla locale prigione, della realizzazione di microprogetti e di pozzi per l’approvvigionamento idrico; non ultimo il grande diffuso lavoro di evangelizzazione con la catechesi e l’accompagnamento delle comunità cristiane. Negli ultimi anni si sono avviate diverse iniziative a sostegno di persone soprattutto bambini con gravi disabilità fisiche e mentali dovute alle malattie più diffuse come la meningite o la poliomielite. A Mokolo è presente un’opera di sbarramento artificiale per la raccolta delle acqua e la conseguente depurazione e distribuzione. Purtroppo nei dintorni di questo lago artificiale si è manifestata la diffusione di una gravissima malattia nominata oncocercosi che ha tra le conseguenze l’epilessia e i disturbi visivi che conducono alla cecità completa. Va detto che nella zona di Mokolo esiste un ospedale pubblico nel quale le cure mediche risultano comunque rare e poco efficienti e più lontano alcune strutture finanziate privatamente da ONG o missionari dove però le cure hanno costi superiori. Numerosi sono dunque i casi di malattie legate alla vista e di cecità che colpiscono soprattutto i bambini.

 

LA BREVE STORIA DELLA SCUOLA DEI CIECHI DI MOKOLO

Emmanuel Manangwai ha trent’anni, è sposato ed ha una figlia di 1 anno. E’ originario di Mokolo Mandaka. Frequenta la scuola fino al primo anno della secondaria quando

cominciano i disturbi visivi. E’ costretto a interrompere per un anno poi riprende fino al terzo anno. Impossibilitato a proseguire gli studi abbandona per lavorare al macello. Va all’ospedale di Mokong ( a 50 Km da casa sua) dove viene operato ma l’intervento non riesce. Perde completamente la vista. Con il sostegno di una religiosa frequenta la scuola per non vedenti di Maroua per 3 anni dove impara diverse cose. Decide di proseguire frequentando una scuola nel Sud-Est Camerun dove pratica anche musica e con il sostegno di un Padre può intraprendere un corso per giornalismo. Conduce un programma alla radio locale. A causa della morte del prete non può terminare la scuola secondaria e rientra a Mokolo. Decide di impegnarsi per l’handicap visivo e di creare una piccola scuola. Si informa presso gli uffici con le ordinarie difficoltà senza trovare grande sostegno. Con il sostegno del Centro Diocesano di Sviluppo (CDD) e della missione fidei donum di Como ha avviato la scuola in una casa in affitto. La scuola è stata aperta il 15 ottobre 2007. Sakatai Djamba è un uomo che dà un aiuto per le cosa pratiche della casa e della scuola, per gli spostamenti e per la scrittura in chiaro, nonché per la cucina. Oggi Emmanuel è il responsabile e l’insegnante della scuola per ciechi di Mokolo. Le famiglie dei ragazzi non partecipano per le spese di mantenimento dei loro figli nemmeno per l’alimentazione salvo in rari casi. A volte non c’è nemmeno l’interesse di mandarli ad imparare, di dar loro dei vestiti decenti, vengono considerati inutili, un peso per la famiglia. Se i genitori non vengono convinti ad inviarli a scuola, i bambini e ragazzi ciechi sono destinati a continuare la loro vita in un angolo della casa, soli, abbandonati e emarginati e forse nel futuro a mendicare per le strade. La scuola garantisce loro una conoscenza discreta del francese oltre a numerose nozioni indispensabili per essere autosufficienti. Ancor più, la scuola da ai ragazzi la dignità di persone che possono sperare in una vita umana come tutte le persone. Con il passare del tempo può darsi che i ragazzi che frequentano la scuola possano aumentare e questo comporta anche ulteriori spese per il materiale e per la gestione ordinaria. Le maggiori spese sono l’acquisto del miglio per il cibo, la legna per la preparazione dei pasti, il materiale scolastico, gli spostamenti per l’organizzazione ordinaria.

UNO DEI GIOVANISSIMI ALUNNI CIECHI:

NOME: Znadak Hadadak

ETA’: 14 anni

VILLAGGIO: Mendeje (Mokolo)

E’ cieco a causa della filaria dall’età di nove anni. Vede leggermente le ombre, ma è probabile che la malattia progredisca fino alla cecità completa. Non ha mai frequentato la scuola. Apprende il sistema di scrittura con i sei punti Braille L’aiuto alla scuola dei ciechi di Mokolo sarà utilizzato per le spese di affitto dei locali, per l’acquisto di legna indispensabile per la preparazione dei pasti, per il miglio e gli ingredienti del cibo, per i farmaci di prima necessità cui necessitano i giovani alunni e per l’acquisto del materiale scolastico. Qualsiasi spesa viene effettuata sotto il controllo della Missione di Mokolo-Mboua e di don Giusto. Per il sostegno della scuola è molto importante che si possa contare sulla continuità che può partire da un minimo di 4 anni. Questo per garantire al responsabile la sicurezza del sostegno in alcune scelte importanti per la scuola e per molti altri bambini che potrebbero aggiungersi e che oggi sono obbligati a restare chiusi nelle loro capanne al villaggio.

Grazie per il vostro sostegno.

(da: Zini Lorenzo 2008)