2019 04 Tenni don Luciano – Auguri dal Venezuela

Miei Carissimi

BUONA e SANTA PASQUA

La gioia del Risorto sia con tutti tutti voi. Ve lo auguro di cuore unito alle mie povere preghiere.

Arrivo a questa Festa cosí grande, la piú grande, quasi trasportato dall’inerzia per il grande lavoro che ho tra le mani, lavoro che si appesantisce per la situazione che sto vivendo. Non sono fisicamente in Venezuela, peró cuore, mente e preoccupazione son la. E questo che mia cognata Carmen, i nipototi e la nipotina sono in Chile e stanno bene anche loro fisicamente, anche se attraverso le comunicazioni anche sentono tanto dolore per quello che si vive in Venezuela per i loro cari.

Tanti Amici venezuelani, attraverso la comunicazione, mi fanno sapere e vivere la tragedia che loro vivono, senza vedere un barlume di luce dopo 4 mesi di speranze alternate con tanta sofferenza. E tutto, o quasi, senza poter essere di aiuto anche minimamente. Mi sembra quasi irreale che non stando in mezzo ai problemi, li senta cosí forti. In fin dei conti sono 60’anni in agosto di essere un Tiranese trapiantato!

Il lavoro, sopratutto della traduzione dei testi bibblici, che voglio portare a termine entro l’anno (mi manca il 60% del lavoro!) mi da opportunitá di approfondire la Parola del Signore, e spero che anche mi aiuti a viverla, é veramente una grazia grande che ho avuto da quando la prima volta sono stato mandato a Curaçao e che ho continuato anche durante il mio rientro in Venezuela con tante visite a Curaçao per rivedere il Papiamentu.

Ma anche tutto quello che faccio esige molto sforzo perché tutto si deve tradurre dallo spagnolo o italiano o inglese. Capirlo in quelle lingue e tradurle e adattarle al Papiamentu e alla mentalitá di questa gente, é un bello sforzo. E gli anni ci sono. Grazie a Dio, la salute é buona, senza maggiori problemi. Perció, TIREM INNANZ!

Ho parlato di me (l’asino davanti) senza chiedervi niente di voi, ma spero e chiedo al Signore che, nonostante i malanni dell’etá o del clima o delle stagioni, tutti stiate bene. Mi sono sentito molto vicino con la morte di Suor Maria Teresa (che mi guarda dalla sua fotografia davanti ai miei occhi, ma sopratutto, dal Cielo assieme a Mamma, Papà, il piccolo Pieralberto e Paolo, come la morte dei Cugini Alberto, Bebi e Pierangelo, come anche di Luigi Della Vedova.

Volevo essere piú esplicito nelle notizie di come cerco di aiutare alcune persone anche dal punto di vista economico con la vostra generositá mai mancata.

L’operazione del piccolo DIEGNER, tramandata tante volte per il susseguirsi di avvenimenti in Venezuela. Dalla prima settimana di gennaio, finalmente si é potuto operare a fine marzo, non senza paure, ma si doveva fare per non intralciare la crescita della gambina di 5 cm per arrivare ad essere come la sinistra. Dopo una certa etá, i medici non assicurano l’esito. Si é dovuto aiutare nell’alimentazione causata dalla denutrizione, aiutare anche la Famiglia per la movilizzazione (Diegner vive a circa 600 km da Caracas), dovuto al fatto che l’ospedale piú vicino è stato dichiarato inagible per la contaminazione, specialmente il chirofano. Quindi trovare nuovi medici, ospedale….Ma la mano del Signore ha aiutato incredibilmente e in poco piú di una settimana tutto é andato per il meglio. In 10 giorni di corri corri si è potuto risolvere il tutto (gli Amici del Venezuela sono stati veramente bravissimi, oltre che generosi, anche per la situazione che si vive, lasciando da parte lavoro, mancanza di mezzi pubblici, di luce, a Caracas c’é luce solo 8 ore delle 24 e non si sa quando la tolgono o quando arriva e Caracas é ‘fortunata’ perché ha il doppio di ore de resto del Venezuela, di acqua, di trasporto pubblico….), hanno vinto ogni ostacolo, anche quello di ospitare i parenti nelle loro case dimezzando il poco cibo che si trova. Anche durante l’operazione la corrente se ne è andata, ma era giá quasi alla fine e hanno finito con la luce dei telefonini. Da mercoledí 24, dopo un ulteriore visita médica molto soddisfacente e trovato un medico piú vicino a casa, Diegner é ritornato al suo paese con i famigliari. Continuano le cure, deve portare un apparecchio pesante che ogni setimana si deve rimuovere per stenderlo qualche mm e riavvitarlo. Deve camminare, anche se il peso é grande e anche il dolore, in fin dei conti é un Bambino di quasi 5 anni. Lo si continua ad aiutare anche per il cibo. Speriamo che fra 5 mesi la gamba sia cresciuta. Poi si vedrá come accomodare il piedino. Ma é cosa piú semplice. Volevo mandarvi qualche foto, ma me ne hanno madato solo per whats’app e non so scaricarle. A quelli che hanno whats’app le ho mandate. GRAZIE DI CUORE A TUTTI, SPECIALMENTE AI DONATORI DI SANGUE DI TIRANO. Solo Dio sa come ricompensarvi, ma sentite la gioria di questo Bambino che camminerá sopratutto grazie a voi uniti ad altri generosi benefattori.

Si é aiutato anche un altro bambino, almeno per le análisi preoperatorie, per un problema nasofaciale che non so come spiegrvi piú tecnicamente. Si sono comperate medicine per tanti ammalati che non le trovano in Venezuela, continuiamo a dare colazione e pranzo a un bel gruppo di ragazzi/e della Scuola Salesiana di Caracas, a un altro gruppo collaboriamo con gli utili scolastici e/o a coprire la retta mensile, perché impossibilitati, stiamo quasi terminando di mettere a posto una casa diroccata perché una famiglia sfrattata possa avere un tetto. Queste sono alcune delle opere che si possono fare con i vostri generosi aiuti. Un EURO qui ha molto valore e cerchiamo di spenderlo bene! Il Venezuela é un mare di necessitá! Purtroppo la dittatura usurpatrice e genocida che si é istallata non crede che ci siano necessitá e fa di tutto per distruggere o fare difficoltá per aiutare. Ma Dio è piu grande degli uomini! E voi siete la sua mano concreta! GRAZIE PER QUELLO CHE FATE!

Finisco!

Vi assicuro la mia Preghiera e anche quella di molte persone che vi sono riconoscenti per il vostro aiuto.

Ciao a tutti/e e di nuovo BUONA e SANTA PASQUA!

Luciano Tenni – missionario salesiano nativo di Tirano