31 marzo 2017, Khartoum Sudan, scuola e rifugiati

Khartoum 31 marzo 2017

Cari Amici,

Eccomi a voi per gli auguri di Pasqua.

Metto giù alcune parole così come mi vengono, perché oltre al mio lavoro ordinario in missione sto sostituendo il confratello incaricato dell’economato che è stato rimpatriato in Portogallo per una grave malattia quindi il tempo a disposizione è poco e poi anche per me gli anni si fanno sentire.

Penso che avrete letto o sentito di quello che sta succedendo nel Sud Sudan, dove dopo la proclamazione del nuovo Stato è in corso da tre anni un conflitto tribale che ha ridotto il paese sull’orlo della disperazione e del disastro. Alla Guerra e all’insicurezza si aggiunge la siccità e la carestia, dovuta specialmente al fatto che bande armate ammazzano coloro che vanno nei campi a coltivare. Qui a Khartoum non abbiamo questi problemi, ma le conseguenze: abbiamo tra noi I profughi, che scappano per salvare la pelle.

In questi giorni parlando con un Comboniano che vive vicino alla frontiera col Sud, mi ha detto che ci sono 100.000 rifugiati in nove grandi campi profughi e il numero aumenta di giorno in giorno. Le organizzazioni umanitarie non riescono a soddisfare i tanti bisogni dei profughi.

A Khartoum il loro numero e’ aumentato moltissimo, anche se questa città conta più di 8.000.000 di abitanti. Nella periferia ogni giorno ci sono nuovi arrivi e con essi aumentano le richieste di aiuto di prima necessità, ma anche di inserimenti nelle nostre scuole.

Cerchiamo di portare loro il nostro aiuto fornendo cibo, vestiti, abitazione, medicine e denaro per affrontare almeno le prime necessità.

Per gli studenti quest’anno abbiamo deciso di fare un programma speciale nel pomeriggio in inglese favorendo così l’accesso alla scuola dei rifugiati. Il Vostro aiuto finanziario ci permette di fare questo. Con aprile abbiamo iniziato un corso per verificare il grado di conoscenza e competenza scolastica. Questo ci permetterà di essere pronti ad accogliere i nuovi studenti per il nuovo anno scolastico che qui inizia a fine maggio.

Pochi giorni fa, il 30 marzo, ho celebrato con gioia e tanta riconoscenza 54 anni di Sacerdozio: anni di grande grazia e di grandissima fedeltà del Signore che e’ sempre stato con me nella buona e cattiva sorte. E continua ad essermi vicino anche attraverso la vostra amicizia e il vostro aiuto. Il Signore e’ sempre presente! A noi il fidarci di Lui: questo e’ il segreto.

La Pasqua prossima sia l’inizio di Pace e serenità per Voi, per le Vs. famiglie e per tutti Noi.

Grazie per tutto quello che fate e avete fatto per me e la missione che svolgo. Buona Pasqua.

p. Eugenio Caligari