credere che Gesù accettato da Maria di Nazareth ha condiviso e preso sopra di sé il tempo: l’eterno ora fa parte del tempo. Ci ha rivelato chi siamo: figli del Padre, che ama tutto quello che ha creato.
1° Novembre 2015
Domenica, festa di tutti i Santi. Riassumo qualche pensiero e desiderio da comunicarvi.
Il primo comincia dal vissuto dei miei giorni nella fede: credere che Gesù accettato da Maria di Nazareth ha condiviso e preso sopra di sé il tempo: l’eterno ora fa parte del tempo. Ci ha rivelato chi siamo: figli del Padre, che ama tutto quello che ha creato. Ci possiamo allontanare credendoci autosufficienti e renderci dipendenti dalle cose che passano e finiscono lasciando solo vuoto. Tempo finirà, l’eterno, di cui siamo fatti, continuerà, al di là della porta stretta che, con la fede, diventa “sorella morte”.
L’Uomo sta manifestando quanto sia debole con tutte le violenze,distruzioni, aberrazioni indescrivibili, corruzione e vuoto interiore, rendendosi sempre più dipendente da menti perverse dominate dal Maligno.
La fede ci fa vedere oltre: l’umanità anela alla pace, forze buone sono presenti in tutti i popoli, razze e religioni. E migliaia di anime, che sembrano vittime di queste barbarie e perdono tutto, morendo o cercando rifugio e creando nuovi miscugli di popoli, manifestano la capacità interiore della persona: Dio con noi. Segni profetici di Dio si moltiplicano spesso senza chiasso mediatico.
Questo è il motivo fondante la missione che anche noi Comboniani continuiamo, cercando di aiutare la vita dei popoli in situazioni drammatiche: in diverse località della nostra vastissima diocesi gruppi diversi, abbrutiti, ammazzano e tagliano a pezzi chi non riesce a scappare; aumentano i disperati, ragazzi di strada ecc. Come in diversi paesi dell’Africa, (come in Centrafrica: è di ieri la violenza a Bangui, attorno alla nostra parrocchia Madonna di Fatima,) diventa guerra senza apparenti motivi: sotto c’è la sfruttamento di queste zone pilotato da loschi individui a servizio del nostro “illuminato” progresso, e guidato da ciechi.
In questo cambiamento epocale che sembra volere la fine del mondo, siamo invitati a sperare, sperare e portare speranza. È forza interiore che vince malinconia, tristezze, paure: se Cristo è con noi chi potrà essere contro di noi? Questa certezza ci fa operare per la formazione di giovani aspiranti a seguire e continuare i Comboniani. Questa è la particolare attività che mi occupa oltre qualche ora di ministero giovedì, venerdì e domenica in settori diversi in due parrocchie . Lo sforzo di questi giovani e la fede profonda di questa gente tanto provata ma tenace e generosa, sono un altro incentivo a dare più che posso per trasmettere quanto ho ricevuto.
E qui devo dire Grazie. A Ciascuno di voi che in qualche modo è venuto incontro a me e che fa parte della mia storia. Approfondendo il tema della “Conoscenza di Sé ” con i nostri giovani, 14 all’inizio, Propedeutica, e 6 Postulanti Fratelli,(seguono corsi universitari), scopro sempre di più il meraviglioso composto umano capace di relazioni con l’eterno, e anche la fragilità del nostro essere nel tempo. Penso sempre a voi come fratelli e sorelle, che come me avanzano “in velocità” negli anni. Diventiamo però più lenti, affaticati, sempre confrontati a limiti, non riusciamo più ad incontrarci. È il momento più utile della vita. Oggi ! Ieri e domani non posso niente. Ho solo oggi, per Amare e Pregare. Annulliamo la separazione. Preghiamo gli uni per gli altri. È un atto di umiltà che ci fa bene, anche per quanti dubitano. Sto con due confratelli italiani e un giovane congolese, prossimo al Diaconato. Oltre la formazione in casa, sono impegnati per la Diocesi, in diversi corsi di animazione e percorsi formativi.
Lo sforzo per la grande sala per accoglienza gruppi in formazione è al tetto: contiamo ancora sulla vostra benevolenza per poter continuare. Così ci dice l’economato.
Grazie a voi tutti Santi tra i Santi.