1 ottobre 2009, Addis Abeba – Mekanissa – Etiopia


Nuova vita nella missione di Mekanissa

Questo è l’appuntamento del mese di Ottobre e vi scrivo la mia lettera da Addis-Mekanissa, dove mi trovo da pochi giorni, essendo stato trasferito da Dilla, Missione che ho ancora nel cuore per avervi lavorato 8 anni in due riprese.

Anche qui ad Addis abbiamo una bella opera educativa con molti ragazzi e giovani. Nella scuola primaria e secondaria frequentano 1250 allievi e abbiamo 80 giovanotti nella scuola tecnica. Nell’Oratorio di fine settimana sono presenti più di 1000 giovani. Tra questi vogliamo ricordare i 430 bambini della periferia di Mekanissa che vivono la loro giornata con noi, sotto la cura di Donato e dei volontari italiani, spagnoli, austriaci e americani che sono presenti nel nostro centro.

L’11 settembre scorso è iniziato un nuovo anno etiopico, il 2002 per la precisione, e tutte le attività tipiche dì ogni opera salesiana hanno ripreso dopo la movimentata estate con i giovani. A Dilla l’attività estiva ha riunito più di 1000 ragazzi e ragazze per un po’ di scuola e per i programmi ricreativi.

I nostri obiettivi sono tanti e importanti: far socializzare e dare contenuti educativi, anche attraverso le attività che i giovani amano di più come lo sport, la musica e il teatro. E’ importante anche il contributo dato alle famiglie meno abbienti, procurando dei lavoretti retribuiti per i loro ragazzi.
La stagione delle piogge è ormai al termine e non è stata delle migliori. Qualcosa però si raccoglie nei campi e dalle piante di caffè. La vita è dura nelle campagne come pure in città, dove si sperimenta un caro-vita impensabile soltanto un anno fa. Per noi salesiani, dare lavoro a tante persone, vuol dire contribuire ad alleviare i problemi finanziari di tante famiglie.
Arrivo qui ad Addis e trovo un nugolo di 430 bambini poveri che ricevono educazione e anche un po’ di famiglia nella nostra casa, aperta a tutti senza distinzione. Si rinnova il sogno di don Bosco per tanti ragazzi d’Etiopia.

Due storie dì vita

Meheret Bosco

18 anni, è una nostra ragazza orfana di Dilla, che ha completato il corso di segretaria nella scuola delle suore salesiane. Dopo tre anni di studio ha conseguito il Diploma ed è ora riuscita a trovare un buon posto di lavoro ad Awasa. E’ un piccolo successo per una giovane che sinora ha avuto tutto dalla Missione e che si apre con fiducia al futuro della sua vita.

Etzeghennet Negash

E’ un’altra ragazza di 18 anni, allieva della scuola di Mekanissa. Da 4 anni sta combattendo la sua battaglia con l’aiuto di tanti amici legati alla nostra opera. Deve fare al più presto un trapianto di rene a Bologna, Ospedale sant’Orsola, dove è già stata visitata da eminenti dottori. Vive grazie a continue e costose dialisi e cerca di raggiungere le condizioni fisiche sufficienti per affrontare l’operazione. Deve mettere su 10 kg con una nutrizione speciale al nostro centro. La sua mamma, che è compatibile per il trapianto, è pronta a donarle un rene e a ridarle così una seconda vita, si spera di qualità migliore di quella che ha adesso.
Come possiamo essere insensibili di fronte a un caso umano così straordinario?
Sono due storie al femminile che ci fanno riflettere. Con la nostra solidarietà possiamo dare speranza a queste ragazze e a tanti altri giovani. Basta donare qualche piccola cosa che è in sovrappiù  nella nostra società… a volte piena di futili pretese.

La giornata missionaria che ogni anno celebriamo alla terza Domenica di Ottobre ci trovi pronti a portare il messaggio del Vangelo, nelle opere concrete di carità che la Chiesa ci propone.
Vi saluto con un grosso abbraccio. Grazie di tutto!

 padre Mario ROBUSTELLINI