16 maggio 2013, Carabayllo – Peru Riccardina la biblista

Ciao cari,
purtroppo le suore hanno insistito e ho dovuto lavare il camice. Terra e cera sono state lavate via,
ma sono contento di essermele portate addosso per questo tempo di Pasqua.
Ringrazio i tanti amici che mi hanno scritto e i gruppi missionari che hanno fatto un po’ girare la
mia prima lettera pubblicata sul blog.
Oggi vorrei raccontarvi di Riccardina. L’ho conosciuta fin dai primi giorni del mio arrivo in Perù. Da
molti anni vive in un appartamento nella periferia nord di Lima, ma le mode della città non hanno
mutato il suo abbigliamento andino: gonna lunga, maglione fiorato, cappello di paglia intrecciato e
due lunghe trecce che cadono sulle spalle.
Non so quanti anni abbia Riccardina, non mi sono mai permesso di chiederglielo, ma penso abbia
passato la settantina. Alle riunioni e alla Messa è sempre la prima ad arrivare. Con il sorriso buono
che brilla tra rughe scavate dal duro lavoro della terra, sempre chiede una benedizione speciale
per la sua famiglia.
Una sera, durante una riunione con un gruppo di adulti, stavamo riflettendo insieme sul tema
della preghiera.
Riccardina racconta che le piace pregare con la Bibbia: la apre, la appoggia sul tavola e si siede
davanti al Libro aperto. E prega. Pensa a Gesù, ai suoi miracoli, ai suoi discorsi, alla scena della
Crocifissione, allo spavento e alla gioia delle donne che hanno trovato il sepolcro vuoto.
Mi commuove pensarla nella sua casetta con la Bibbia consumata aperta sul tavolo.
Mi piace quel suo stare lì davanti alla Parola ripensando a quello che ha ascoltato durante i nostri
incontri, pregando per i suoi figli e i suoi nipoti.
Riccardina prega così, con la Bibbia. Per scherzo la chiamiamo “la biblista” e penso che nessuno
più di lei si meriti questo titolo.
Riccardina non sa né leggere né scrivere.
Penso a lei mentre mi preparo per il grande giorno di Pentecoste. Sorrido contemplando la
fantasia imprevedibile dello Spirito che soffia su una Bibbia aperta, che rende viva e palpabile
quella Parola letta e custodita dentro una piccola comunità che si riunisce per mettersi in ascolto
della Sua voce.
Vieni, Spirito del Risorto,
insegnaci a metterci in ascolto della Parola.
Vieni, Spirito del Risorto,
ribaltaci dai nostri scranni sicuri e ributtaci nelle strade.
Vieni, Spirito del Risorto,
dona alla tua Chiesa discepoli capaci di sguardi profetici
che sappiano aprire nuovi orizzonti si speranza.
Maria, madre della Chiesa,
aggiunga ciò che manca alla nostra preghiera.
Amen.

 don Roberto SEREGNI