2019 giovani di Carabayllo alla JMJ di Panama

Ciao!

Mi chiamo Allison. Prima di tutto vorrei ringraziarvi per l’importante aiuto che ci avete fatto pervenire.

Questi giorni della GMG sono stati una delle migliori esperienze che ho vissuto; come un forte abbraccio con tanta allegria e musica. Poter vivere la GMG di Panama era come un sogno, sembrava irraggiungibile, tanto che molte volte lo sconforto sembrava vincerci. Abbiamo venduto tutto quello che ci passava per la mente, settimana dopo settimana, domenica dopo domenica, cercando di raggiungere la nostra meta: la giornata mondiale della gioventù Panama 2019. E, nonostante i nostri sforzi, non potevamo raggiungere questa meta…però, grazie al vostro aiuto ce l’abbiamo fatta.

Queste due settimane sono state qualcosa di unico. Abbiamo conosciuto persone di altri paesi e abbiamo potuto scambiarci cultura e musica. In noi si conserva il ricordo di tutto l’affetto, l’allegria, i sorrisi, l’accoglienza e molte altre cose che tutte queste persone incontrate ci hanno offerto. Era qualcosa di fantastico poter incontrare gruppi di pellegrini in qualsiasi luogo dove andavamo. A Panama la musica regnava. Fantastico nel metro e cominciare a condividere con i gruppi dei vari paesi mediante la musica e le dinamiche, e ancora più sorprendente poterlo fare con persone che non parlavano la tua lingua.

Sono state settimane di apprendimento. Ho imparato a dar valore a ciò che mi si dava senza lamentarmi, ho imparato a condividere e lavorare in gruppo, a non pensare solo a me, ma anche all’altro. Ho imparato che anche noi, i giovani, abbiamo voce e possiamo (e dobbiamo) essere ascoltati. Ho imparato a non lasciarmi intimorire dalle altre persone, in quanto Dio mi accompagna e io posso essere un suo strumento per loro. Ho imparato a servire a Dio e devo stare in grazia con Lui: essere un testimone per la conversione di altri giovani. “Nessuno disprezzi la tua giovane età, ma sii esempio ai fedeli nelle parole, nel comportamento, nella carità, nella fede, nella purezza”. (1 Tm 4,12)

Però, soprattutto, mi sono resa conto che tutti lottiamo con le stesse difficoltà che incontriamo nel mondo. Non siamo soli, siamo migliaia di giovani con lo adesso obbiettivo: servire a Dio. Migliaia di giovani che come Maria hanno detto “Si” al Signore. Tutto questo ci fa vedere quanto grande è e come Lui ci dia tutto.

Non pensavamo poter partecipare, però Lui lo ha voluto. Siamo come una pedina degli scacchi, e Lui sa come muovere le sue pedine. Lui ci ha voluto là e sarà per qualche ragione, può essere che ancora noi non la intendiamo. Nonostante questo, il nostro impegno ora è trasmettere quello che in Panama abbiamo conosciuto qui nella nostra parrocchia… nella nostra comunità.

Grazie per l’aiuto e la fiducia che ci avete dato. Dio ricompensi di benedizioni ognuno di voi.

Dalla parrocchia Nuestra Señora de Fátima

Allison Sarria.

Per quanto riguarda l’esperienza vissuta, prima e durante la GMG, devo confessare che avevo molte paure e preoccupazioni su come sarebbero andate le cose; dal fatto di tenere la somma sufficiente per coprire tutti i costi a voler già sapere cosa sarebbe successo durante la GMG.

Abbiamo iniziato con una pre-giornata in Costa Rica…è stato l’inizio di questa meravigliosa esperienza. Arrivare a Miramar (ndr la parrocchia in Costa Rica che ci ha accolto) e incontrarci con l’amore e l’affetto della gente che ci ha accolto senza nemmeno conoscerci è stato meraviglioso. In questo momento di accoglienza erano presenti le famiglie che ci avrebbero accolte nelle loro case durante questi giorni di permanenza; io ero molto nervosa…chissà come era la famiglia che mi avrebbe accolto, avrebbero accolto solo me o anche le mie amiche? Felicemente fui ospitata da una meravigliosa famiglia, fin dal primo abbraccio sentii un affetto sincero e l’unica cosa che potei fare è stato ringraziare Dio. Guardavo questa famiglia e pensavo come ho potuto arrivare a questa casa, cosa avrei potuto imparare da loro e che sensazioni avrei vissuto. Col passare dei giorni e attraverso gesti piccoli apparentemente “insignificanti” Dio mi ha dimostrato attraverso questa famiglia il suo amore: condividendo le nostre esperienze parrocchiali, un sorriso, la preoccupazione se stessi bene, la preghiera giornaliera e la vicinanza di tutti. Uno dei giorni più speciali e stato quando abbiamo fatto l’adorazione: lì ho sentito il gran amore che il Signore ha per me, ogni parola mi scuoteva tanto fino al pianto; pensavo cosa avessi fatto per meritarmi il Suo amore.

Finalmente arriva il momento di partire per Panama, uno dei momenti più difficili, devo confessare che mi e costato accettare che questa bella convivenza finisse, in loro avevo incontrato una famiglia meravigliosa; ci hanno dato il meglio, ci appoggiavano, ci capivano, ci davano tutto il necessario e anche di più. L’unica cosa che potevo fare era ringraziare Dio per aver potuto far parte di questa famiglia; partii triste però chiedendo a Dio di dare salute alla mia mamma adottiva…lei era la fonte della fede e della speranza, è stata una testimone di Dio.

Cosi, tristi, sconsolati, però allo stesso tempo grati, partimmo per Panama.

Arrivati a Panama ci informarono che saremmo stati ospitati in una scuola e tutti ci domandavamo come sarebbe stato tutto questo.

Anche l’esperienza a Panama è stata meravigliosa come quella in Costa Rica, anche se per molti aspetti differente: già non dormivamo in un letto, se no per terra…ad esempio. Così cominciò il nostro pellegrinaggio: camminando per le strade la gente ci salutava, erano attenti alle nostre necessità e ci benedicevano.

Panama era un chiasso unico, nei diversi luoghi dove andavamo incontravamo gente diversa e senza conoscerci cantavamo, gridavamo, ballavamo. Camminare tutto il giorno era stancante però eravamo confortati, sentivamo la presenza di Dio…in tutto quello che ci succedeva. Il giorno che abbiamo vissuto la celebrazione penitenziale è stato per me molto speciale, pensare quale fosse la missione e cosa il Signore vuole veramente da me; pensavo di tutto…se stessi facendo le cose così come Lui desidera o solo come io lo voglio.

Finalmente arrivò il giorno della veglia, ero stanca morta però avevo il forte desiderio di sapere cosa ci stesse aspettando. Mi rimasero impresse queste parole di Papa Francesco: noi giovani non siamo il futuro se non il presente, il giorno per giorno, dobbiamo vivere l’adesso, no il domani, che è incerto, e come Maria saper rispondere “Sì” all’oggi di Dio, affidarci a Lui in ogni missione e confidare in quanto Lui ha preparato per noi. Oggi come non mai confido in un Dio misericordioso e amore che sa ciò che è meglio per me affinché io possa servire a Lui nella mia comunità.

Vi saluto non senza prima ringraziarvi per il vostro aiuto in questo nostro camminare verso la GMG di Panama 2019; la vostra collaborazione è stata importante per noi; vi saremo infinitamente riconoscenti; porto con me vissuti e aneddoti molto belli di questa giornata, esperienze di vita, ma soprattutto l’amore di un Dio sempre presente.

Attentamente Ashlee Caroline Castillo Castillo.

Ciao! Mi chiamo Katherine Sarria, questa lettera è per ringraziarvi per l’aiuto economico che avete fatto pervenire attraverso don Ivan. Vi racconto un po’ l’esperienza che ho potuto vivere prima e durante la giornata. Le altre ragazze e io abbiamo fatto varie attività vendendo di tutto, sinceramente non pensavamo poter vivere questa bella esperienza della GMG. Quando, grazie anche al vostro contributo, abbiamo potuto coprire tutte le spese, ancora non potevo credere che avremmo partecipato alla GMG.

La GMG fu molto più che le mie aspettative, cominciando con la pre-giornata in Costa Rica dove abbiamo conosciuto gente meravigliosa che ci ha accolto con molto amore.

Poi la permanenza a Panama dove eravamo alloggiati in un collegio, tutti assieme e dove ho potuto condividere con gli altri mie compatrioti.

Un momento molto bello che ho potuto vivere alla presenza di Dio è stata l’adorazione nella parrocchia Santa Maria la Antigua; sinceramente sono andata alla GMG anche per poter rincontrarmi con Dio, io sapevo che avrei potuto incontrare questo momento dove saremmo rimasti soli Dio e io; e, sí, ho potuto vivere questo momento. Dio mi ha dato un forte scossone, mi ha fatto ricordare il tanto amore per noi che già avevo potuto sentire.

E‘ stato meraviglioso poter conoscere persone di altri paesi, parlare tutti il linguaggio di Cristo; camminando per le strade o sul metro e quando un gruppo di qualsiasi paese cominciava a cantare o fare una dinamica tutti ci univamo …è stato qualcosa di meraviglioso.

Ho anche potuto conoscere altri carismi e altre forme di vivere la fede.

Sono stati momenti importanti anche la vigilia e la messa di invio; le parole del Papa mi hanno fatto comprendere molte cose, dubbi e paure che vivono in me, mi hanno fatto capire che già non dovevo temere.

Ora, terminato il pellegrinaggio, la mia missione è portare il massaggio del Papa ai giovani, condividere con i giovani della mia comunità quanto ho potuto vivere in questa GMG. Vi ringrazio infinitamente per il vostro aiuto, grazie perché solo così ho potuto vivere momenti belli e sperimentare ciò che è una GMG. Grazie mille e che Dio sempre vi possa benedire di cuore. Benedizioni.

            Katherine