24 aprile 2011, Carabayllo – Lima – Perù BUONA PASQUA DA CARABAYLLO

Carissimi tutti, è un bel momento il comunicare con voi che porto nel cuore e che ricordo con tanto affetto e simpatia.
Ormai sono passati cinque mesi dal mio arrivo qui in Perù e la mia vita si arricchisce di nuove sensazioni , esperienze, meraviglie, problemi, interrogativi ecc.La realtà è sempre la stessa , solo che la sto scoprendo poco a poco, ma soprattutto ho più possibilità di parlare con le persone, vedere dove vivono, cosa fanno, i loro problemi, le loro aspirazioni, il loro lavoro, i loro bisogni ecc., e in particolare avere quel rapporto che ti fa sentire più vicino a chi incontri.
Tutto questo mi permette di vivere e, spero anche, di trasmettere quell’amore di cui parla il Vangelo di Gesù.
Arrivando soprattutto nei quartieri più poveri ci si sente dire: “Che bello che il prete viene a trovarci!” e ti raccontano la loro vita, ti chiedono il battesimo per i loro figli e spesso anche per loro (a proposito del battesimo ho scoperto che molti non sono battezzati e che per esempio in una scuola secondaria vicino alla chiesa, solo il 35% dei giovani è battezzato). Adesso tornerò da loro per incominciare a camminare con loro, a trovarci insieme, a condividere la vita e la fede… poi vedremo quello che succederà…
Scrivendo ai teologi del seminario dicevo: “Credo che i verbi più adatti a descrivere questo momento sono: vedere, osservare, ascoltare, accompagnare; poi ci sarà (speriamo) il capire e il fare. Per cui chiedere cosa si fa non può avere una risposta chiara e definitiva”.

Con le comunità un po’ più organizzate, stiamo vivendo la settimana Santa con buona partecipazione (ricordo che la Parrocchia ha più di 60.000 abitanti), abbiamo iniziato l’anno pastorale secondo il piano pastorale diocesano adattato alla nostra realtà, in cui potremmo dire che… la “Parrocchia” è ancora …. un sogno. C’è però la catechesi famigliare, catechesi per la cresima, gruppi vari di giovani e adulti, ecc.. Bisogna notare la presenza di molte “sette religiose” con le quali però si può “convivere”. Per il resto i bisogni sono sempre molti e spesso le soluzioni difficili da trovare… spesso la semplicità, la rassegnazione e la cultura della gente supplisce a quello che per noi sembra imprescindibile! Ad ogni modo più avanti vi proporrò qualche iniziativa a cui potrete collaborare.
La costruzione della casa Parrocchiale è iniziata da un mese! Siamo… alle fondamenta, per ora viviamo nella casetta affittata che però è accogliente..
Ho cercato di dire semplicemente qualcosa di quello che vivo e che mi passa nella mente e nel cuore.
Faccio a tutti gli auguri per una Santa Pasqua. Che la Pasqua di Cristo sia una esperienza di passaggio, di novità, di vita nuova, di vita piena rinnovata, per ciascuno di noi .

Come dice Gesù, ”Non abbiate paura” a credere in Cristo Risorto, a credere che è possibile una vita nuova non più schiava della morte, dell’egoismo, dell’orgoglio, del disinteresse (a volte disprezzo) dei più bisognosi, della violenza, della vendetta, del profitto personale, ecc. ecc. Lasciare questo per rivestirsi di una vita di amore, perdono, solidarietà, verità, giustizia, attenzione all’altro, comunione con Dio. Tutto questo è possibile perché Cristo ce lo ha dimostrato con la sua vita in mezzo a noi e con la Sua Risurrezione a una vita trasformata. Questo è il mio augurio: che il Cristo Risorto ci guidi in questa nuova vita.
A tutti e a ciascuno un forte abbraccio con tanto tanto affetto.
Don Umberto