3 dicembre 2009, Raja – Karthoum – Sudan Buon Natale da Raja

Carissimi Amici,
stiamo concludendo il 2009 e vi mando I migliori auguri per il 2010 che possa essere un anno di grazia e di benedizione per tutti voi.
Auguro pure un Buon e Santo Natale.
Quest’anno che ormai finisce, per me qui a Raja, è stato un anno molto pieno: di avvenimenti, lavoro e realizzazioni.
Dopo Pasqua abbiamo avuto la visita del nostro Vescovo Mons. Rudolf Deng Majak. L’abbiamo portato in tutti I Centri e Cappelle: sono stati dieci giorni di intenso lavoro spirituale, di viaggi, di incontri e di decisioni.
Terminata la visita Pastorale, abbiamo cominciato l’anno scolastico: 1500 ragazzi e ragazze più 800 bambini e bambine negli asili. Con l’aiuto del nostro gruppo di maestri e lavoratori si porta avanti la preparazione delle nuove leve per lo Stato e per la Chiesa, sperando che in futuro siano più bravi dei loro padri nel mandare avanti il Paese.
Col vostro aiuto anche quest’anno sono riuscito a procurare il cibo per la loro colazione: alcuni camion di Sorgo ( per fare una specie di polenta), fagioli, olio, sale ecc.
Assicurare la colazione è una condizione per l’istruzione. Infatti è un argomento molto importante per far venire gli studenti a scuola: per molti di loro è l’unico pasto fisso assicurato al giorno.
Ho dovuto fare anche le riparazioni e comprare la cancelleria.
In maggio, P: George, il mio collaboratore, è partito per fare un corso e per una nuova missione in America Latina e così io sono rimasto solo come prete.
Con l’aiuto di una Organizzazione tedesca e di un gruppo di amici da Firenze quest’anno è avvenuto per me e per I miei ragazzi e ragazze un vero miracolo. Abbiamo trivellato un pozzo e installato una pompa ed ora abbiamo acqua| Tanta acqua, buona acqua e sempre. In Italia forse non ci si accorge del dono dell’acqua. Qui, io dovevo andare a quattro km con il camioncino e dei bidoni due volte alla settimana a prendere acqua. Per la scuola avevo un biroccio tirato da un asino che portava acqua ( non sempre pulita). Ora ogni giorno gli studenti possono avere tutta l’acqua che vogliono.
In maggio e giugno ho fatto due corsi per I nostri Catechisti. Uno a Deim Zubeir e l’altro qui a Raja. In tutti e due ci sono stati 20 catechisti. Questo per incoraggiarli e per prepararli ai mesi in cui io non ho potuto andare a trovarli perchè I fiumi in piena non possono essere guadati.
Durante luglio sono venuti qui 18 maestri degli asili e hanno partecipato al corso che abbiamo fatto per loro.
Finalmente in ottobre è arrivato P: Paul Annis, mio nuovo collaboratore. Dopo una ventina di giorni sono andato a Khartoum per mettermi a posto un po’ i denti e per riposare un po’. Ora sono tornato e abbiamo già cominciato I “safari” ( visite per animare e assistere la comunità cristiana, battezzare i bambini, vedere i catecumenati e gli asili ecc).in preparazione per il Natale, che ci terranno occupati fino a fine dicembre.
Due episodi hanno peggiorato la situazione generale che è sempre un po’ molto precaria. In luglio e in ottobre abbiamo avuto due visite dell’LRA ( Esercito del Signore, banditi ugandesi e altri che stanno facendo un mucchio di disastri prima in Uganda, poi in Sud Sudan e Congo, e ora sembra che si stiano spostando verso il Darfur passando tra noi.) Hanno attaccato due villaggi a circa 60 km da Raja , uccidendo otto persone e portando via cibo e alcune persone per farli loro soldati.
E’ questa una cosa che non ci voleva, perchè noi si vive un po’ come in Italia nel 1945-48, con forti tensione e possibilità di ritorno alla guerra. Ora sembra che questi banditi si siano allontanati, ma la gente non si sente sicura.
Nonostante questo, è possibile continuare il nostro lavoro, visitare la gente, istruire con l’aiuto del Signore. Di questo Lo ringrazio di cuore anche per la pace e il coraggio che ci da.
Ho voluto condividere con voi un po’ delle attività della mia missione perchè è grazie a voi, alla vostra amicizia e alle vostre preghiere e aiuti che io posso fare tutto questo a favore di questi fratelli e sorelle che hanno tanto bisogno. Un grazie particolare lo voglio dare a nome dei tanti poveri, vecchi, ciechi e lebbrosi che sono tra i più “ affezionati “ frequentatori della missione.  A voi quindi la gioia e la soddisfazione.
Io intanto con i miei  prego che il Buon Dio vi ringrazi Lui e vi sia vicino.

Chiudo rinnovando gli auguri di Buon Natale e Buon Anno.

p. Eugenio Caligari