7 gennaio 2011, Weme-Abor – Ghana Nella Casa del Padre Mio

2010 RELAZIONE ANNUALE

DECIMO ANNIVERSARIO DEL VILLAGGIO DEI BAMBINI

                                 10 Settembre, 2000 -10 Settembre 2010

Carissimi AMICI,
quanto é bello e rinnovante il poter fermarsi,  rileggere la propria storia e leggerci la presenza accompagnatrice del BUON DIO. Questa relazione annuale vuole appunto rileggere i 10 anni del VILLAGGIO DEI BAMBINI.
Era il 10 settembre del 2000 quando 30 bambini lasciarono la Missione di Abor, -dove avevamo incominciato il programma nel 93-, perché lo spazio era diventato troppo stretto per loro, ed incominciarono in questo posto,Weme,:
17 ragazzi in un garage lasciatoci dal meccanico del posto e
13 ragazze in un edificio a metá, ancora in costruzione.
Per 2 anni continuammo a mandare i bambini ancora alla loro scuola originaria nella Missione di Abor, ma poi, col loro numero crescente, decidemmo di incominciare noi una nostra scuola in proprio.
Dopo 6 anni, nel 2008, completammo questa scuola, -il ciclo basico scolastico dall’asilo nido fino alle medie- e la chiamammo: IMFH Basic School Complex – Complesso Scolastico Basico IMFH-.
I bambini di allora sono ora tutti orgogliosamente –noi compresi!- dei bei giovanotti e delle belle signorine e alcuni giá professionisti, 2 sono perfino sacerdoti comboniani: P. Ruben e P. John Bliss (ordinato questo 20 Novembre, 2010) e una Rev. Suora: Suor Martha Hellen.
I bambini ora residenti sono 135 mentre quelli “giornalieri” sono 500 ed il numero stá crescendo di giorno in giorno. Stiamo organizzandoci per offrire la residenza anche ad alcuni giornalieri e quindi incominciare un programma di “collegio” per esterni, sempre fino alla fine delle medie.
Alla fine delle medie peró, dato che non abbiamo le scuole superiori,  anche i residenti, in collaborazione con le loro famiglie estese, incominciano a vivere in proprio e nelle vicinanze della loro nuova scuola superiore, mentre sono ancora aiutati da noi per la retta scolastica.
Nel 2002 fondammo un’associazione, sia qui in Ghana “IN MY FATHER’S HOUSE”, che in Italia, “NELLA CASA DEL PADRE MIO”,  per sostenere questo VILLAGGIO DEI BAMBINI. Le due associazioni andarono via via crescendo assumendo altri progetti e programmi esterni ma sempre inerenti al fine ultimo della missione. Al presente operiamo in 95 villaggi-comunitá ed in 130 asili sparsi in 5 distretti e trasbordanti il territorio delle due missioni di Abor e di Adidome.
Tra i progetti –che realizzano un’opera “ad hoc”-, possiamo enumerare tutte le costruzioni, i pozzi, gli acquedotti, le cisterne, l’afforestazione, l’agricoltura, le falegnamerie, le meccaniche, le sartorie, gli allevamenti, ecc…
Tra i programmi –che continuano nel tempo l’appoggio e la realizzazione di un fine specifico-. emergono soprattutto la scolarizzazione, la formazione professionale e l’apprendistato, la formazione umano-cristiana e vocazionale, la formazione dei  leaders, la salute in generale e per settori specifici – handicappati, ciechi, sordo-muti -, il mini-credito, la sponsorizzazione, la caritá e la solidarietá cristiana, la formazione di comunitá, le cooperative e i gruppi -donne, giovani, santa infanzia, cori, catechisti, contadini-, ecc…
Lo scopo sempre e ultimo di questi progetti e programmi rimane la Missione, cioé l’evangelizzazione o la testimonianza evangelica alla quale LUI ci ha “mandati” = “missione”, “missionari” cioé NOI!
Sí, carissimi AMICI, stó parlando proprio di NOI, di ME e di VOI COME MISSIONARI.
In tutti questi anni voi siete stati missionari qui con me e lo siete tuttora. Ciascuno di voi é un missionario -e le distanze non centrano!-, perché ciascuno di voi ha investito e stá investendo di se stesso, della propria fede, dei propri valori, della propria fiducia, del proprio tempo, delle proprie sofferenze ancora prima che dei propri soldi!
É tempo quindi di rileggere QUESTA STORIA DI 10 ANNI come anche la STORIA DI NOI STESSI, della nostra chiamata, della nostra risposta e del nostro cammino come missionari. É tempo di azione di grazie.
Rileggere la storia e fare memoria per scoprire che la missione va avanti e andrá avanti, non perché ci siamo dentro noi ma perché c ’é dentro LUI il quale fá si che, anche se noi siamo limitati, LUI la missione la compierá.
Cari AMICI, se LUI é il protagonista, assicuriamoci quindi che LUI ci rimanga sempre dentro, cioé parte integrante negli anni a venire. A noi dovrebbe solo derivarne una grande certezza, una profonda pace ed un coraggio incessante -guarda caso, esattamente quanto abbiamo bisogno!- certezza, pace e coraggio che nessuno al mondo ci puó o ci potrá dare.
GRAZIE! BUON COMPLEANNO A NOI TUTTI!!!

 padre Giuseppe RABBIOSI