9 marzo 2008, Yaoundé – Camerun Tempo di Grazia e tempo di tenerezza

 

Carissimi tutti,
vorrei poter utilizzare le tecniche moderne per rendere più piacevole il mio messaggio di auguri, ma non sono abbastanza esperta e,  anche, gli impegni della scuola non me lo permettono. Lascio libero spazio alla vostra creatività per arricchire le mie povere parole con le immagini adeguate.
Siamo giunti quasi al termine di questo “tempo favorevole” che la Chiesa ci dona ogni anno…  “Tempo di grazia”, tempo della “tenerezza” che il Padre ci fa sperimentare attraverso il Figlio offerto per noi sulla Croce. Questo Amore che abbiamo contemplato a Natale nel mistero dell’Incarnazione, ci è presentato ora in tutta la sua durezza. E’ il passaggio dalla morte per la vita!…
“Quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me!” (Gv. 12,32)
Lasciamoci attirare e uniamo alla Sua le nostre piccole o grandi croci quotidiane perché diventino sorgente di vita nuova per noi e per tutta l’umanità. La luce della Pasqua spalanchi così i nostri cuori e li ricolmi di gioia e di pace: i doni di Gesù Risorto! E’ il mio augurio per ciascuno e ciascuna di voi!

Ed ora, qualche notizia. Come vi avevo annunciato, ho avuto la gioia  di passare a Boniéré la festa di Natale e di Capodanno. Ho rivisto i numerosi bambini che aiutate: crescono e sono felici di poter andare a scuola. Ma la situazione del Paese, purtroppo, è sempre la solita e le difficoltà, invece di diminuire,  aumentano con l’andar del tempo.
Ho avuto anche la gioia di ritrovare i pollai della Cooperativa ancora efficienti; le nuove galline hanno pensato bene di fare il primo uovo al mio arrivo!!! I giovani hanno continuato il lavoro con impegno e competenza. Piano, piano l’esperienza li forma e posso dirmi soddisfatta. Certo, le conseguenze della crisi socio-politica pesa anche su di loro. In effetti, sono costretti a vendere i prodotti a prezzo molto basso perché la gente possa comperare e quindi i benefici, se ci sono, restano  minimi. Quando arriveranno a costituirsi un piccolo capitale per far fronte alle spese più grosse che inevitabilmente incontreranno?
Comunque ho fiducia che il progetto possa continuare e penso che meriti di essere ancora sostenuto: offre, infatti, lavoro a tanti giovani diversamente abili e alle loro famiglie e sostiene l’economia di tutta la zona in questo momento particolarmente difficile. In effetti, l’unico prodotto che permetteva alle famiglie di avere un po’ di soldi, era l’anacarda. Ora purtroppo il prezzo continua a scendere (da 400 F a 25 F al Kg)… Quale alternativa rimane?
Per fortuna l’allevamento e la relativa fabbrica di mangime richiede molto granoturco e anche soia per cui i giovani hanno possibilità di lavorare senza esporsi a tutti i rischi di una fuga massiva al sud. Quest’anno, grazie a Dio, la produzione della soia è stata particolarmente buona  e il prezzo (200 F Kg) incoraggiante per i coltivatori.
A questo proposito, devo dirvi che anch’io ho trovato un incoraggiamento. Il professore di Teologia della Cultura  fra le tante cose belle e importanti che ci ha spiegato, ha  sottolineato con molta forza la necessità urgente di creare dei progetti di sviluppo (agricoltura, allevamento…) nelle zone rurali per lottare contro la miseria e soprattutto per impedire  che tanti giovani vadano ad aumentare il numero dei piccoli o grandi delinquenti, dei vagabondi, dei drogati e degli ammalati di AIDS nelle grandi città del sud.
Lo stesso impegno è necessario nell’ambito dell’educazione e della formazione dei giovani…
Credo che siamo sulla buona strada: possiamo e dobbiamo continuare a lavorare insieme per essere una “forza motrice nell’impegno concreto di trasformazione della società per una mondializzazione della solidarietà… per una cultura del benessere condiviso e dell’arricchimento reciproco” (Ka Mana).
Un’altra notizia che vi farà piacere: a Dabakala, in febbraio, è stato solennemente inaugurato il Foyer intitolato a Sr. Maria Laura  e il relativo pozzo. La celebrazione è stata presenziata dal Vicario episcopale di Katiola. Le mie sorelle di Boniéré, presenti alla festa, hanno ricevuto l’incarico di ringraziare tutte le Figlie della Croce e i loro amici per questa realizzazione così importante per favorire la scolarizzazione e la formazione delle giovani.
Poi, non so se avete sentito qualche eco della situazione politica del Cameroun. Abbiamo vissuto una settimana difficile di grande tensione. Ci sono state delle vittime e molti giovani arrestati. Tra repressione e promesse di aumento di stipendio e diminuzione di prezzi, la vita sembra aver ripreso normalmente. Purtroppo sembra si tratti di una “normalità” apparente e provvisoria perché i veri problemi  non sono stati risolti e “la cultura della solidarietà e del benessere condiviso”  è ancora lontana dai luoghi in cui si prendono le decisioni. Anche la Chiesa, con i suoi Pastori, è chiamata a vivere con più libertà ed efficacia la sua missione profetica.
Da parte mia, mi preparo ad approfittare delle vacanze per ripartire in Costa d’Avorio e in Burkina Faso. E’ certo una grande gioia per me ritrovare le mie sorelle e vivere con loro questi ultimi giorni intensi  di preparazione alla Pasqua. L’occasione è anche importante per incontrare le giovani Sorelle, Valentine e Giselle, che mi sono state affidate. Presentateci insieme al Signore Risorto perché benedica e vivifichi il nostro impegno.
Infine, non mi resta che rinnovare a ciascuno/a, ad ogni famiglia, ad ogni gruppo, gli AUGURI di una Buona Settimana Santa  per avere in dono dal Risorto la pienezza della gioia pasquale.

Con tanto affetto e sincera gratitudine.
Suor Maria Malacarne
Figlia della Croce