Capitale:	Buenos Aires
	Superficie:	2.766.889 Kmq
	Moneta:	Peso
	Lingua:	Spagnolo. Piccole minoranze parlano quechua, guaraní e altre lingue indigene.

Popolazione

36.577.000 (1999) La maggioranza degli argentini discende da immigrati europei (soprattutto italiani e spagnoli) giunti in massa tra il 1870 e il 1950. Vi è anche la più numerosa comunità ebraica dell’America Latina. Secondo dati non ufficiali la comunità indigena è formata da 15 popolazioni native e 3 meticce e raggiunge complessivamente i 447.300 ab., concentrati soprattutto nel nord e nel sudest del paese, e nelle periferie delle grandi città. Le etnie più numerose sono i mapuches, i kollas e i tobas. Gli indigeni del sudest e del centro stanno scomparendo.

Religione

Cattolica (ufficiale), 92%; minoranze protestanti ed evangeliche, ebraiche e musulmane.

Ambiente

A ponente la Cordigliera delle Ande attraversa tutto il paese da nord a sud. Nella regione subandina vi sono una serie di oasi con colture basate sull’irrigazione: canna da zucchero, agrumi (al nord) e vite (al centro). Ad est della Cordigliera si estendono le pianure: quella del Gran Chaco nel nord, con vegetazione subtropicale e colture di cotone; le Pampas dal suolo fertile e profondo nel centro, con un clima temperato, dove è molto sviluppato l’allevamento dei bovini e degli ovini, come anche la coltivazione di grano, granturco, soia e foraggi; nel sud, la Patagonia, un tavolato basso, arido e freddo, con vegetazione da steppa, dove si allevano estensivamente gli ovini e si estrae il petrolio. L’Argentina reclama la sovranità sulle isole Malvine (situate nell’Atlantico meridionale, di fronte alla Terra del Fuoco) e su una parte dell’Antartide con una superficie totale di 1.250.000 kmq. Il riciclo delle acque senza trattamenti ha aumentato la contaminazione di parecchi fiumi, soprattutto del Matanza-Riachuelo a Buenos Aires. Un altro problema ecologico è la crescente erosione del suolo, soprattutto nel nord delle Pampas, dove il clima è più umido.