Sono Don Luciano TENNI sdb dal Venezuela.
Con grande gioia un paio di giorni fa sono stato informato via banca della collaborazione, anche attraverso la Celebrazione di Sante Messe, per aiutare sia i nostri Seminaristi come un gruppo di ragazzi/e di questo Collegio Salesiano bisognosi di alimenti. Non ho ricevuto nessuna comunicazione vostra, se voi l’avevate mandata. Anche l’internet funziona a volte, grazie alla dittatura e controllo sui mezzi. Se il Signore premia, dare anche un solo bicchier d’acqua a chi ha sete, quanto piú sará generoso con chi ha donato piú di un bicchier d’acqua. Quindi a Centro Missionario Diocesano di Como e a Don Fabio va il mio grazie riconoscente, unito al grazie dei Seminaristi (una trentina) e dei ragazzi/e (riuscviamo a dare colazione e pranzo a un numero ridotto, (47), viste le necessitá) che se ne beneficeranno. Giá ho contattato i Rettori dei vari Seminari: Noviziato, Postnoviziato e Studentato Teologico, che ringraziano e saranno quelli che celebreranno le 135 Messe. Potete immaginare la loro gioia e riconoscenza per questo dono che avete voluto fare. Saranno 5 Sacerdoti. Voglio anche informare che lo Studentato Teologico é anche Studentato per i Seminaristi (4) che vengono da Haiti e 1 dall’Ecuador. É affiliato all’Universitá Salesiana di Roma, mentre i Postnovizi studiano all’Universitá Cattolica, diretta dai Padri Gesuiti, di Caracas.
Notizie del Venezuela, qualcosa come mi è stato detto, anche appare nei giornali e alla Tv italiana. Siamo Dall’aprile scorso in una vera dittatura militarista nazifascista-marxistaleni-nistacastrista (un vero minestrone di cattivo gusto!), dopo che hanno eliminato il Parlamento e in questi giorni anche la Magistratura, tutto sottomesso al dittatore Maduro. Per perpetuarsi nel potere, ha indetto illegittimamente una Assablea Constituzionale per riformare la Costituzione fatta da Chávez 18 anni fa, considerata da lui e seguaci la miglior Costituzione del mondo, perché troppa stretta. L’80% della popolazione si è opposta con grandi manifestazioni in piazza che in tre mesi conta oltre 110 morti, oltre 3500 ferite per armi da fuoco, bombe lacrimogene e piú 1300 prigionieri politici. Questo si ripercuote fortemente sulla qualità di vita peggiorando la mancanza di medicine, alimenti, sicurezza, entrare nelle case private senza permessi, oltre 2.000.000 di gente che cerca rifugio in altri Paesi dell’America Latina (anche in Spagna, Italia, Portogallo i discendenti di coloro che avevano negli anni 50 emigrato in Venezuela). Se si deve uscire di casa, il primo pensiero che viene in mente è: Torneró vivo?. Personalmnete quando visito una cognata (mio fratello è morto due anni fa per cattiva prassi medica e per mancanza di strumenti chirugici e abbondanza di contaminazione nella sala operatoria), che vive a 25 km da Caracas, la chiamo per telefono almeno 4 volte per dirle fin dove sono arrivato, se per caso succeddesse qualcosa sappia dove cercarmi! Lo stesso quando ritorno.
Questo mese sarà un mese decisivo se troveremo uno spiraglio di luce o le tenebre saranno piú fitte. Ma siamo sicuri che il Buon Dio e la sua e nostra Mamma non ci abbandonano mai. Una Preghiera.
Spero prossimamente dare notizie migliori. Ci sentiamo molto appoggiati da Papa Francesco che spesso chiede Preghiere per il Venezuela e dal suo appoggio ai nostri Vescovi. Sono sue parole: “Il Papa parla con la voce dei Vescovi venezuelani!”
Di nuovo grazie e, se potete, non dimenticateci.
P. Luciano TENNI sdb