Notizie dalle zone del ciclone in Bangladesh – Padre Luigi Paggi.
Pace e bene e saluti dalla zona del ciclone dove a distanza ormai da un mese e mezzo di quest’ultima calamità naturale si è potuto fare ben poco per
risistemare tutte le famiglie degli alluvionati perché gli argini non si possono riparare durante la stagione delle piogge e così i villaggi sono sempre
sott’acqua e la gente non può tornare alle sue case.
I nostri piccoli interventi finora sono stati i seguenti:
– fornire teli di plastica da usarsi come tende
– fornire contenitori per l’acqua potabile che l’Esercito poi riempie
– distribuzione di viveri (riso, lenticchie, sale, olio etc.)
– casupole in bambù e un tipo di foglia usata tradizionalmente per coprire i
tetti delle capanne.
Nel frattempo stiamo cercando della terra su cui sistemare le famiglie che non
torneranno più indietro nei loro villaggi: quella sarà la loro sistemazione permanente che però sarà pronta solo alla fine della stagione delle piogge perché il terreno su cui piazzare le casupole va rialzato scavando il ‘pukur’, il
laghetto artificiale. Questi lavori sono possibili solo nella stagione secca, a partire da Novembre fino a Giugno. Avremo quindi da fare
per parecchi mesi