Carissimi tutti,
oggi in Etiopia abbiamo fatto la messa della quarta domenica di Avvento, mentre da voi in Italia e’ l’Epifania…che tutte le feste porta via!
Giovedì prossimo, secondo il calendario ortodosso e’ il Natale qui da noi.
Stiamo dunque preparandoci spiritualmente con dei ritiri per le varie categorie di fedeli sia a Dilla che nelle cappelle esterne. Oggi e’ la volta della riunione a Cavado per tutti i cattolici di lingua sidamo delle nostre 17 Cappelle e per questo ritiro abbiamo invitato a predicare padre Kebrom del centro catechistico di Dongora, parrocchia a noi vicina.
Forse saprete già’ che lunedì’ scorso e’ spirato a Sondalo il nostro ex-missionario in Etiopia, don Giorgio Pontiggia. Aveva 77 anni e da tre si trovava nella casa di Sondrio, dove dava una bella mano nella chiesa di san Rocco e era molto richiesto come confessore e guida spirituale. Il funerale in due tempi e’ stato mercoledì’ scorso, in mattinata alla Collegiata di Sondrio e nel pomeriggio nel paese nativo di Caslino d’Erba, presieduto dal vescovo emerito di Lugano, mons. Giacomo Grampa. Molti amici hanno partecipato a questo triste evento e aggiungo che anche qui in Etiopia la morte di don Giorgio e’ stata molto sentita. A Dilla, dove ha trascorso 7 anni come direttore e parroco, l’ho ricordato oggi nella messa domenicale. Per l’occasione abbiamo fatto stampare alcune foto in un “banner” esposto in chiesa. Il volto sorridente di don Giorgio con i bambini di Pugnido (Gambella) ha riportato alla memoria di molti la sua presenza significativa in varie opere della nostra Ispettoria d’Etiopia. L’ultima sua missione durate ben 13 anni, e’ stata nella parrocchia di Pugnido, all’interno del Vicariato di Gambella, tra la popolazione Anuak, che lui ha convertito al cattolicesimo (alla sua partenza dall’Etiopia erano 10 mila i cattolici battezzati di Pugnido). A Dilla, ricordiamo la sua passione evangelizzatrice nell’allargare l’influsso missionario all’esterno della città in ben 17 cappelle, molte delle quali costruite in muratura.
Abbiamo appena iniziato il 2021 e tutti ci auguriamo che il nuovo anno porti pace duratura in Etiopia, la fine della pandemia specialmente in Europa e America e un maggior benessere tra la nostra gente che sperimenta insicurezza, carovita e scarsità di beni primari e di cure contro il virus.
Auguro ancora a tutti voi un buon anno.
Metto in allegato ancora una volta il nostro augurio natalizio che vale soprattutto per noi in Etiopia e vi assicuro la mia vicinanza nella preghiera, soprattutto per i malati e le persone che si raccomandano alle nostre preghiere e ci aiutano concretamente ad andare avanti.
Vostro don Mario Robustellini