Dilla, 7 marzo 2021
Carissimi familiari e amici,
spero che stiate tutti bene. Le notizie che arrivano dall’Italia sono di una recrudescenza del virus e perciò siamo un poco preoccupati per voi.
Vi scrivo al termine della prima settimana di Marzo e faccio gli auguri per la festa delle donne, domani 8 Marzo.
A Dilla siamo in una situazione di un preoccupante aggravamento dell’infezione da coronavirus. Nonostante ciò tutte le attività continuano con le dovute precauzioni.
Nella scuola si sono svolti gli esami semestrali nelle varie classi interne alle nostre scuole e con la settimana entrante ci saranno gli esami (tanto sospirati) per l’entrata all’Università di molti studenti di classe dodicesima dello scorso anno. Abbiamo circa 150 giovani della nostra scuola che andranno a rispondere per iscritto agli esami di stato nella vicina scuola secondaria di Dilla. Di obbligo sci sono le mascherine per tutti e il lavaggio delle mani. Per esperienza sappiamo che molte di queste precauzioni sono prese alla leggera. Anche all’interno della nostra comunità abbiamo avuto una specie di influenza con febbri tifoidee e malaria che hanno colpito vari membri dei salesiani e delle suore. Si teme sempre il coronavirus, perché abbiamo molti contatti con la gente per via della parrocchia, delle scuole e delle attività sociali. Infatti abbiamo ripreso anche la mensa per i 350 bambini a cui di da’ un pasto ogni giorno, suddividendoli in due gruppi. Mai come in questo periodo ci sono grati di questo supplemento alimentare, perché tutti i prodotti alimentari hanno avuto un incremento di prezzo a motivo della scarsità di tanti prodotti e del clima ancora secco che non permette coltivazioni di verdure.
Seguiamo con molta apprensione anche l’evolversi della guerra in Tigray e la grave situazione umanitaria della fame e delle malattie che sono lo strascico o conseguenza della difficoltà di raggiungere queste zone con gli aiuti umanitari predisposti dalle agenzie come ONU, Caritas, Croce rossa e Medici senza frontiere. Le notizie che i nostri superiori che hanno visitato il nord ci comunicano sono preoccupanti e abbiamo l’invito di sostenere con la nostra solidarietà concreta le comunità del Nord. Il prossimo 17 Marzo inizieremo anche noi la Quaresima e daremo il frutto dei nostri sacrifici per piccoli progetti delle comunita’ dei nostri confratelli tigrini.
Pregate per noi qui in Etiopia perché abbiamo la salute necessaria per continuare il nostro impegno missionario, pregate per tanta gente che e’ nel bisogno anche di piu’ che in Italia.
Assicurandovi che stiamo tutti in forma e che continuiamo con entusiasmo il nostro lavoro, vi ricordo, in particolare per le vostre intenzioni.
don Mario