Carissimi
Finalmente sono arrivato, domenica 28 giugno, a mezzanotte. L’aereo é partito dalla Malpensa con più di un’ora di ritardo. A Lisbona, quello per Fortaleza se ne é andato senza di noi. Ho dormito in casa comboniana e rivisto alcuni colleghi.
Per non arrivare lunedì, la TAP mi ha offerto di cambiare itinerario. Alle 11,30 sono partito per Brasilia e alle 21,30 per Teresina. Tredici ore di volo invece di undici. Ma domenica ho dormito in casa, sebbene senza valigia. Lunedì 6/7 una telefonata dalla TAP di Brasilia mi dice che la stanno cercando! Finalmente il 10/7 é arrivata, tutto salvo!
Le peripezie del viaggio e tutte queste contrarietà volevano farmi perdere la pazienza e dimenticare quanta grazia di Dio sono stati per me questi tre mesi in Italia. Ma tutti i 90 giorni sono stati cosí pieni…
Il 14 aprile abbiamo festeggiato in famiglia il compleanno della sorella Palma nata nella settimana delle Palme 90 anni fa… É stata contenta.
Ho trovato famiglie di parenti inserite nelle attività della comunità: chi canta, chi suona, e chi partecipa attivamente in altre pastorali impegnative (io dico sempre: non devi essere per aiutare il Prete, ma per vivere il proprio Battesimo che é contratto di lavoro nella impresa del Signore!!!).
Ho fatto in tempo di rivedere una persona molto amica che si é spenta pochi giorni dopo, a 87 anni…
Le GIORNATE EUCARISTICHE mi hanno dato modo di far conoscere un aspetto pericoloso del lavoro missionario in Brasile, e la vita di un santo vescovo, tenace difensore dei poveri, contro ingiustizie disumane di potenti camuffati di cristianesimo.
Le due feste per i 60 anni di Ordinazione (a Rovellasca e a Manera) mi hanno fatto sentire le due parrocchie strette intorno al nonno missionario!
E il pranzo (80 parenti e amici!) e le altre manifestazioni di cantori, suonatori, artisti di palco… L’amicizia dei due parroci, di Don Alberto e la presenza del sempre amico e…giovane Don Mario… L’organizzazione del servizio di taxi per non farmi consumare le scarpe da Manera a Rovellasca… i parenti che mi hanno portato in giro per non farmi restare chiuso in casa… Una celebrazione nel Veneto tra i cugini (come il tempo vola!) e anche a Gerenzano, nella data della mia Ordinazione, con tanti parenti e amici… La Prima Comunione di una brava nipotina…
Ho festeggiato il S. Cuore a Verona con altri 7 compagni di Messa che sono a riposo in Italia…6 non li rivedevo da 60 anni !
Un’ultima grazia: la sorella Palma ha fatto richiesta per entrare in una Casa di Riposo e aspetta di essere ricevuta in questi giorni. Alleggerirebbe di molto le preoccupazioni del fratello che l’assiste giorno e notte da parecchi anni…
A questo punto sarei ingiusto e potrei sembrare angelico se dimenticassi le buste pesanti o leggere ma tutte significative che mi hanno riempito le tasche.
Abituato ai 36-38 gradi di Teresina, mi ha fatto un po´ paura il fresco dei primi giorni, ma mi sono ripreso con il calore umano.
Ogni giorno una nuova emozione. Ci vuole una resistenza più che per scariche elettriche…! Don Roberto un giorno mi ha detto che sono “ inossidabile”! Hum !? Qualche volta il nodo alla gola tradisce anche i più forti… Sono troppi i sentimenti che si affollano, per l’amicizia, il sangue, l’amore, la generosità…
Ti ringrazio Signore per tutti questi giorni pieni di Te !
Grazie di cuore anche a tutti voi che amate le Missioni e questo missionario stanco per l’età, ma che sente ancora il fuoco ardente di Gesù, di S. Daniele Comboni e il pianto e la rabbia di tanti poveri e ricchi che hanno diritto di vivere la pace di figli del Dio della Pace.
Vi ricorderò al Signore, come pure i vostri malati e i vostri problemi. Ho capito che anche in Italia c’é sete e bisogno di Dio… Ciao a tutti.