Capitale: | Lusaka | |
Superficie: | 752.618 Kmq | |
Moneta: | Kwacha zambiano | |
Lingua: | Inglese (ufficiale). Delle lingue bantu, cinque sono parlate a livello ufficiale nella pubblica |
Popolazione
8.976.000 ab.Gli zambiani discendono (per il 98%) da migrazioni di popoli bantu, suddivisi in 73 gruppi etnici. Vi sono minoranze europee (circa 70.000 persone) e asiatiche (15.000).
Religione
Si praticano religioni tradizionali africane. Cattolici 29%, protestanti 14%.
Ambiente
La maggior parte del paese è formata da un elevato altopiano che si estende dalla fossa tettonica del Malawi fino alla regione paludosa ai confini con l’Angola. Il fiume Zambesi scorre da nord a sud e fornisce energia idroelettrica nella diga di Kariba. Il clima è tropicale, mitigato dall’altitudine. Le risorse minerarie – rame in particolare – costituiscono la base dell’economia. Lo sfruttamento minerario ha esercitato effetti negativi sull’ambiente. L’erosione e la perdita di fertilità del suolo sono dovute all’uso eccessivo e continuato di fertilizzanti. Gli stanziamenti precari (shanty towns) raggiungono il 45% nella città di Lusaka, e si associano a problemi sanitari quali la mancanza di acqua potabile e la scarsa assistenza medica, fattori che contribuirono alle epidemie di colera del 1990 e del 1991. Le specie animali selvatiche sono messe a rischio dalla caccia clandestina e dalla mancanza di fondi per mantenere le aree protette. La maggior parte del paese è formata da un elevato altopiano che si estende dalla fossa tettonica del Malawi fino alla regione paludosa ai confini con l’Angola. Il fiume Zambesi scorre da nord a sud e fornisce energia idroelettrica nella diga di Kariba. Il clima è tropicale, mitigato dall’altitudine. Le risorse minerarie – rame in particolare – costituiscono la base dell’economia. Lo sfruttamento minerario ha esercitato effetti negativi sull’ambiente. L’erosione e la perdita di fertilità del suolo sono dovute all’uso eccessivo e continuato di fertilizzanti. Gli stanziamenti precari (shanty towns) raggiungono il 45% nella città di Lusaka, e si associano a problemi sanitari quali la mancanza di acqua potabile e la scarsa assistenza medica, fattori che contribuirono alle epidemie di colera del 1990 e del 1991. Le specie animali selvatiche sono messe a rischio dalla caccia clandestina e dalla mancanza di fondi per mantenere le aree protette.