10 giugno 2012, Rhumzu – Cameroun La donna al pozzo!

Ciao a tutti!
Le piogge sono avare quest’anno. Pioggerelline primaverili anziché temporali tropicali. Uno spasso per le zanzare! Un vero problema per i contadini.
Angelo è tornato dalle vacanze. Alessandro e Alda sono rientrati in Italia per un paio di mesi. Brunetta e Felice rientreranno più tardi.
Per chi resta ci sono 12 maialini e 6 coniglietti da svezzare e un raccolto di zucchine che si preannuncia buono…
A presto
Corrado

 

La donna al pozzo

La piccola comunità di Cibi. Una delle più disperse della parrocchia. L’invito arrivato al père era scritto in buon francese. La Messa ben preparata. La cappella, prima semidiroccata, è ora riparata e col tetto in lamiera. Anche dopo la Messa la festa continua: il pranzo e l’animazione. Canti e danze in cerchio, sotto il sole.

Un po’ più in basso della cappella un cerchio di pietre attira la mia attenzione. E’ un pozzo. La bocca di un metro di diametro. Una dozzina di metri la profondità. Il coperchio in ferro è stato rubato. L’acqua non è molta. A fine primavera l’acqua in superficie diventa sempre più rara. Una fila di bidoni, di secchi, di marmitte annuncia la fila della sera. Il rito quotidiano dell’acqua. Le donne e le ragazze che attingono l’acqua, che chiacchierano, che litigano per un turno non rispettato, Il pozzo è luogo di ritrovo, di scambio, di vita. Come quel giorno. Gesù passa. Vede una donna samaritana. Chiede dell’acqua. La donna lo guarda perplessa. Ma il primo passo è fatto. Gesù mostra di conoscere la vita della donna. La sua sete di amore. Le sue delusioni. “E’ vero. Hai avuto cinque mariti. E quello che hai ora non è tuo marito…” La samaritana si sente toccata, interpellata. Il cuore si scioglie.

Prima di rientrare visitiamo Martha, un’anziana di Cibi. Da 16 anni è ammalata. Vive con suo marito e i figli. Ricorda il suo primo incontro con la Parola di Dio… Il catechista arriva e legge il Vangelo. Il Vangelo della Samaritana al pozzo. Lei se ne stava da parte. Ma il racconto la tocca, la coinvolge. Alla fine della lettura comincia a gridare: “Sono io! Sono io!” Il catechista la calma: “Ma no, è il racconto della samaritana! E’ il Vangelo!” “No, no, questa sono io, questa è la mia vita! Gesù parla di me.” Inizia a frequentare la comunità. Riceve il battesimo. Qualche tempo dopo, la malattia bussa alla sua porta. “Quando mi prende, mi escono sassi, legno, erbe, capelli dal corpo”. Forse non ho capito bene. Ma il marito raccoglie un sasso grosso come un pugno per farmi capire. Il medico non si pronuncia: “Non è roba per noi!” Le consigliano allora di andare dal marabù. Ma lei rifiuta: “Sono cristiana! Non faccio queste cose.” Lasciamo le chiacchiere. Oggi è gioia grande per lei: le abbiamo portato la Comunione. Ed è con questa gioia di un Incontro che la lasciamo. La sua sete è saziata. Chissà quando la rivedrò ancora.