12 agosto 2012, Alua – Mozambico Notizie dalla missione di Alua

Il mese di agosto è tradizionalmente in Italia il mese delle vacanze. Per noi qui invece, dovuto al fatto che siamo nell’emisfero australe, agosto è un mese normale di lavoro e di impegni a livello pastorale. Oltretutto ci troviamo nel periodo dell’anno più gradevole, dato che non piove e la temperatura va da un minimo di 15 gradi durante la notte ai 30 del giorno. È il nostro inverno!
In agosto quest’anno commemoriamo i 20 anni della morte del Fratello medico comboniano Alfredo Fiorini. Il giorno 24 celebreremo una S. Messa nel luogo in cui il Fratello è stato ucciso in un’azione di guerra. Presiederà il vescovo di Nacala e saranno presenti il parroco della parrocchia d’origine di Fr. Alfredo assieme a alcuni familiari e amici che giungeranno appositamente da Terracina.
In agosto avremo il consiglio parrocchiale a Alua e a Lurio, le due missioni che seguiamo e varie altre attività soprattutto di formazione dei catechisti. Avremo pure l’assemblea annuale della vita consacrata della diocesi dal 16 al 18 agosto.
L’anno pastorale 2012 è iniziato in gennaio e ha avuto come lemma per il secondo anno consecutivo “Nella forza dello Spirito profeti di giustizia e di pace, voi siete luce del mondo e sale della terra”.
Perché l’insistenza su questo tema? Perché qui nella nostra diocesi abbiamo numerose comunità cristiane che pregano bene, cantano bene e fanno delle ottime celebrazioni, ma poi quanto all’impegno nella vita fuori lasciano un po’ a desiderare… Penso capiate cosa voglia dire.
Dal 21 al 24 novembre 2011 si è realizzata la riunione a livello di diocesi che ha definito tre obiettivi generali di base per quest’anno:
1) Cercare di incarnare un po’ di più il Vangelo nella cultura.
2) Dedicarsi con maggior impegno alla formazione socio-politica dei cristiani.
3) Migliorare la qualità dell’educazione scolastica.
A riguardo del primo punto si chiede di coscientizzare i cristiani sulle rinunce da fare in nome della fede in Gesù Cristo, di identificare costumi e pratiche tradizionali non attinenti con la vita cristiana, di continuare la formazione permanente specie degli sposi e degli incaricati dei vari ministeri.
Per il secondo punto si chiede a chi è cristiano e ha impegni politici di governo o di partito di agire sempre secondo la dottrina sociale della Chiesa. Si chiede inoltre di fare in mod che il popolo abbia maggiore cultura giuridica e sia consapevole dei suoi doveri e diritti. Che si continui a seguire le problematiche concrete legate al ministero di giustizia e pace: corruzione, educazione civica, elezioni, legalizzazione della terra, ecc.
Per il terzo punto si chiede di migliorare lo svolgimento delle lezioni agli insegnanti e ai genitori di farsi presenti maggiormente nella scuola. E questo per ridurre l’abbandono scolastico dei ragazzi/e che qui è molto forte. Si suggerisce di potenziare la commissione diocesana dell’educazione, di formare associazioni di insegnanti cattolici, di creare ancora scuole comunitarie come si era fatto anni fa, di creare un centro diocesano di formazione di professori, ecc.

Perché vi scrivo? Perché so che in settembre inizierà il vostro nuovo anno pastorale. Non penso di potervi dare molti spunti di riflessione col nostro programma. Penso però che sia bello condividere ciò che stiamo facendo per far sì che questa nostra Chiesa diventi un po’ più profetica e coraggiosa a livello sociale e politico. E termino con alcune parole del secondo sinodo africano: “Alzati, Chiesa dell’Africa perché ti chiama il Padre celeste che i tuoi antenati invocavano come tuo creatore, prima di conoscere la tua vicinanza misericordiosa, rivelata nel tuo Figlio unigenito Gesù Cristo. Ricomincia il cammino di una nuova evangelizzazione con il coraggio che viene dallo Spirito Santo”.
Dimenticavo di dirvi di lodare il Signore assieme a noi perché sono passati 20 anni dallo storico accordo di pace firmato a Roma il 4 ottobre 1992, con l’aiuto fondamentale della comunità S. Egidio, e che ha posto fine a una guerra durata 17 anni in Mozambico.
Cari saluti dalla missione di Alua.

P. Giorgio Giboli