10 ottobre 2008, Raga – Ritorno a Raga e avvio delle attività

Sudan 

Carissimi Amici, saluti da Raga, Sudan. Sono ormai passati due mesi da quando ho lasciato Chiavenna e mi sembra ieri! Ma mi sembra anche che siano passati secoli… e sono ritornato alla mia vita normale. Certo che è stato un po’ un colpo, perché tutto il lavoro di tre mesi mi aspettava e quando sono arrivato è stata un’ondata di gente: maestri, catechisti lavoratori quelli dei villaggi lontani ecc tutti volevano vedermi e avere il loro salario. Il principio non è stato senza dubbio molto calmo. Però adagio adagio le cose si sono messe a posto.
Dopo un mese è morto il papà del mio coadiutore P. George, che è dovuto andare a Juba per il funerale ed è ancora via, così ho fatto un mesetto da solo come prete.
In questo periodo siamo ancora in stagione delle piogge e i fiumi  e i torrenti sono in piena e non si può andare a visitare i cristiani eccetto un centro a 40 Km dove sono andato una volta e per due giorni ero tutto rotto.
Adesso ci stiamo preparando per la festa di San Daniele Comboni protettore di tutte le scuole cattoliche del Sudan (10 ottobre) e poi adagio le piogge finiranno e potremo cominciare il programma di visite alle cappelle lontane per preparare il Natale.
Queste, alcune notizie.
Lo scopo di queste poche righe è che voglio ringraziarvi tanto tanto del bene che mi volete e che mi avete dimostrato durante la mia vacanza. Porto nel cuore assieme alle mie montagne e l’aria fresca e l’acqua buona e tante altre cose buone, soprattutto la vostra cordialità, amicizia, fede e la capacità di saper prendere la vita e le prove che vengono con tanta pazienza e coraggio dalle mani del Signore. Grazie dell’esempio e degli incoraggiamenti che ho ricevuto da tutti.
Quest’anno le piogge sono state buone e dovrebbe presto cominciare un po’ di raccolto: arachidi, patate dolci ecc. Però quando, due volte al mese facciamo la distribuzione di un po’ di cibo ai poveri e alle donne incinte e ai bambini malnutriti, la fila si allunga sempre più.
Grazie anche dell’aiuto materiale che mi avete dato con tanta generosità, che mi permette di aiutare tanti bambini degli asili (ho inviato loro con biciclette, un bel po’ di taniche di olio così preparano un po’ di polenta e qualcosa per là colazione), gli studenti delle elementari e superiori, i poveri, ecc. Ho cominciato a riparare le finestre della scuola delle ragazze. Con la stagione asciutta faremo anche qualcosa nei villaggi lontani.

p. Eugenio Caligari