15 ottobre 2008, Costa d’Avorio Gioia e gratitudine della missione

 

Fra qualche giorno, a Dio piacendo, riprenderò il volo per la Costa d’Avorio.
Sono quindi contenta dell’opportunità che mi è data di esprimermi brevemente anche a nome delle mie sorelle che lavorano in Africa o in Brasile.
Il sentimento che nasce più spontaneo è quello della GRATITUDINE perché in questa avventura della “missione” ci sentiamo come “guidate” dalle mani amorose del Padre e “sorrette” dal vostro aiuto affettuoso, concreto, puntuale…
Con voi ci sentiamo come lanciate nell’orbita infinita dell’amore per annunciare, sillaba dopo sillaba, che un mondo più umano, più giusto, più solidale… è ancora possibile…
GRAZIE perché senza di Lui, senza di voi le sillabe rimarrebbero sconnesse, incomprensibili e… insignificanti…
C’è poi la  GIOIA di poter constatare che al di là delle situazioni di assoluta precarietà, la VITA rimane più forte dei tanti segni di morte, di miseria, di violenza, di egoismo. La gioia di poter condividere con la gente che amiamo gli sforzi che aprono alla SPERANZA di un avvenire migliore.

Per me personalmente vorrei sottolineare due motivi di gioia e di gratitudine:
GIOIA per la VITA che può evolversi a favore di tanti bambine/i che voi prendete a cuore grazie alle adozioni a distanza.
GIOIA per la realtà alla quale, insieme, abbiamo dato vita, l’allevamento di galline ovaiole, in favore di tante persone diversamente abili, ma anche di tutta la popolazione della zona.
Questa “creatura” è ancora fragile e bisognosa di attenzione, di protezione, a causa della situazione difficile del Paese, ma i giovani sono impegnati e decisi a mettere a frutto i doni ricevuti.
Io continuerò ad essere, a nome vostro, l’occhio vigile, la parola franca per consigliare o correggere, il cuore che sostiene e incoraggia… Lo farò di tanto in tanto… perché ora sono trasferita a Korhogo, una città del Nord a 250 km circa da Boniéré.
La nuova missione che mi è stata affidata non è facile, ma ho la FIDUCIA di poter contare sul vostro ricordo nella preghiera.
Siamo nell’anno Paolino e mi ha colpito, qualche tempo fa, un passaggio di una sua lettera in cui parla della sua inadeguatezza di fronte alla missione dell’annuncio… “‘Ma poiché è questo che devo fare, pregate perché mi sia data la “parola”…’
A me è affidata la missione di “accompagnamento” nella formazione delle giovani che muovono i primi passi nella sequela di Cristo sulle orme dei nostri S. Fondatori e di tante Figlie della Croce. E anche delle giovani suore che si preparano ad un impegno definitivo nella Congregazione.
Chiedete con me al Signore il dono della sapienza e del discernimento per saper orientare, sempre e chiunque, alla VITA vera e alla GIOIA piena, secondo la volontà amorosa del Padre per ciascuno.
GRAZIE ancora a nome di tutte le sorelle e, insieme, invochiamo il Nome dolcissimo di Maria perché ci prenda  tutti per mano nel cammino della vita…
Lo scorso anno, sono stata in Cameroun  per un tempo di formazione più specifica nella cultura africana.
Ho avuto però la gioia di passare a Boniéré durante le vacanze di Natale e Pasqua e nel mese di giugno, prima del mio rientro in Italia.
Ho potuto salutare i bambini, le loro famiglie e constatare il lavoro fatto dalle sorelle rimaste sul posto. Non ho avuto invece la possibilità di prendere le foto di tutti per il tempo supplementare che ciò mi avrebbe richiesto. Poi forse una foto ogni due anni potrebbe essere sufficiente.
Ora sono in partenza per la Costa d’Avorio. La mia nuova missione sarà a KORHOGO, una città al nord di Boniéré di 250 km circa.
Ci sarà però Sr. Filomena, già conosciuta da tanti di voi, che continuerà ad occuparsi dei bambini di Boniéré che prendete in cura.

Suor Maria Malacarne