2 aprile 2011, Bologna – Italia Nuova missione in Italia

Cari amici.

Un cordiale e affettuoso saluto da P. Umberto. Come già sapete ho dovuto lasciare la mia missione in Ecuador, assegnato alla nostra provincia comboniana d’Italia.  Dopo tanti anni di missione (45) i miei superiori mi hanno chiesto di prestare un servizio in Italia per sostituire e lasciar partire altri per Africa o America e anche perché l’età di parecchi missionari è andata su e non possono più realizzare certi servizi indispensabili.

Così, dopo essermi incontrato con il superiore responsabile, si è deciso che mi stabilissi a Bologna non so per quanto tempo: di solito si parla di 3 o 6 anni, a meno che non si verifichi la necessità di un nuovo cambiamento. Questa è la sede di residenza dei coordinatori dei missionari residenti in Italia che in tutto sono quasi 300, ma l’ottanta per cento praticamente inabili e perciò dedicati alla preghiera e a quello che possono. In tutto, il nostro Istituto conta con circa 1300 missionari sparsi in molti paesi dell’Africa (molti in situazioni davvero difficili), America e un po’ più di 20 in Asia tra Le Filippine: (3 comunità), China ( 2 a Macao) e una in Taiwan.

Qui a Bologna, risiede il Provinciale P. Corrado Masini che, visto il suo programma non c’è quasi mai; il Segretario Generale P. Rinaldo Ronzani occupatissimo e che, tra l’altro, sta preparando il Messale e la Liturgia delle Ore per l’Africa di lingua inglese; P. Giovanni Munari, che era Provinciale in Brasile, ora responsabile delle edizioni dei libri EMI: lui parte la mattina alle 7 per il suo ufficio a 15 Km. e ritorna la sera. Tutti cordialissimi e molto ospitali.
C era bisogno di un altro per faccende di casa, sostituendo un padre che passò alla casa anziani a Verona perché non ce la faceva più. E’ toccato allora a me prendere il suo posto per una presenza stabile in casa, aiutare con ministero in parrocchia, suore, economia, benefattori, gruppi, contatti vari… Per intanto non ho molte occupazioni ma mi hanno assicurato che non mi mancheranno.
Non nascondo che mi trovo ancora in po’ impacciato. Con ragione le mie sorelle mi dicevano che adesso devo imparare a vivere in Italia, ma, come ho imparato a vivere altrove, mi sto adattando anche qui. Le missioni, che sono nel cuore di tutti, hanno bisogno di appoggio anche dalla patria di origine.
Il posto è bello: ai piedi della collina dove si erge il Santuario di San Luca. Ci troviamo dietro lo stadio ed è zona verde.   Conoscerò poco a poco lamella città. Mi sento ben trattato e tranquillo.

Con questo scritto mi propongo di darvi i dati di contatto con me. Mi sarà sempre grato avere qualche vostra comunicazione e cercherò di rispondere. Per intanto vi saluto assicurandovi qualche preghiera in più. Il Signore sia sempre con voi.

 padre Umberto RAINOLDI