Cari Amici,
con questa mia prima lettera dopo il mio ritorno in Sudan voglio augurare a tutti Buona Pasqua. Qualcuno la riceverà dopo Pasqua ma gli auguri sono lo stesso sinceri.
Ho lasciato Milano domenica 20 marzo e lunedì sono arrivato a Khartoum. Dal fresco dell’Italia sono passato subito a 42 C.
Mi sono occorsi alcuni giorni per avere il permesso dalla Polizia di viaggiare al Sud. Così ho avuto tempo di comprare un po’ di cibo per la prossima stagione delle piogge da spedire col camion.
Poi, la prima sorpresa! Fino a metà aprile non ci sono posti liberi sugli aerei di linea. Attraverso amici sono riuscito ad avere un biglietto per sabatoche si è rivelato fasullo. Sabato mattina alle tre infatti sono andato all’aeroporto e alle sei sono ritornato a casa perchè per me non c’era posto sull’aereo. Altre ore spese per risolvere la situazione e lunedì finalmente sono volato a Wau.
Ho potuto salutare il mio Vescovo Mons. Rudold Deng Majak, comprare un po’ di medicine per l’epilessia e libri per la scuola e poi giovedì dopo pranzo siamo partiti con una macchina per Raja. I primi 200 km sono belli con la strada in terra battuta, gli ultimi 100 sono molto brutti.
Dopo 20 km abbiamo bucato e ogni ora dovevamo permarci a pompare le ruote.Alle 10 di sera un’antilope abbagliata dai fari ci ha sbattuto contro rovinando il radiatore. Ci sono volute due ore per ripararlo alla meglio e siamo ripartiti. Alla una ci siamo fermati e abbiamo dormito per terra fino alle sei, poi ripreso il viaggio e alle dieci di venerdì stanchi ma contenti entravamo in Raja. Deo Gratias.
Molta gente è venuta a salutarmi e soprattutto domenica ho potuto vedere tanti dei miei.
Con lunedì ho cominciato a prendere visione della situazione dopo tre mesi di assenza.Il Padre che mi ha sostituito ha lavorato sodo e ha preparato tutto per l’inizio della scuola.
Con un po’ di soldi che ho portato con me ho cominciato subito un po’ di lavori all’asilo e a riparare le classi della scuola primaria. Ho pure comprato del cibo per la colazione degli scolari.
In questi giorni stiamo programmando per la Pasqua. Io starò a Raja , P. Martin Andrà a Kata e Gasboro e Padre Pacifico a Boro Madina. Questo fino a fine mese, dopo verrà il nostro Superiore e vedremo cosa hanno deciso per noi , per il passaggio al Nuovo Stato del Sud Sudan ecc.
Come vedete col gran daffare non ho avuto neanche il tempo di accorgermi del gran cambiamento dall’ Italia a qui.
Questo mese è forse il più pesante dell’anno per il caldo e perchè a piano a piano si sta addensando l’umidità: si suda sempre giorno e notte. Speriamo che a Pasqua vengano le prime piogge a rinfrescare e anche per cominciare I lavori dei campi.
Desidero ringraziare tutti voi per l’accoglienza che mi avete fatto e per l’aiiuto datomi per la mia gente. E questo la faccio con grande, grande riconoscenza da parte mia e della mia gente.
Un grazie particolare ai bambini e ai ragazzi che hanno raccolto quaderni e penne per I loro amici di qui.
Chiedo scusa a tutti quelli che non sono riuscito a incontrare: I tre mesi passati in Italia sono stati molto densi di incontri con gruppi, parrocchie e persone e non mi hanno lasciato molto spazio.
A tutti un grazie, un cordiale saluto e ancora Buona Pasqua.