Voglio comunicare anch’io la mia gioia di essere missionario, impegnato al massimo, per varie responsabilità a me affidate.
Da parte mia, grazie al Signore, la salute risponde bene, posso attendere a molte necessità: le due più grandi missioni, Mirrote (85 comunità) e Namapa (95 comunità), ma nello stesso tempo condividere le decisioni della Diocesi. La sede stabile è in Namapa assieme ai 2 colleghi. Facciamo pianificazione insieme e con il consiglio parrocchiale, e gli impegni suddivisi.
Io attendo di più Mirrote, più lontana e più difficili le strade, specie durante le piogge. Motivo del sopracarico è la mancanza di missionari, in Mirrote c’era un collega che ha assunto il Centro catechistico Diocesano, e la parrocchia locale, Carapira.
Dividiamo il tempo nella formazione passando le 5 regioni, 3 Namapa e 2 Mirrote, per facilitare le distanze ai ministeri, che nel totale sono molti.
Sarebbe ottimo avere delle persone capaci, e molte volte pur essendo analfabete, hanno autorità.
Una comunità dovrebbe avere anziano, 3 o più catechisti, l’aiuto fraterno, l’animatore delle famiglie, dei giovani e dell’auto-sostentamento. Per debolezza o altri interessi, molti desistono; ci sono sempre cambiamenti e quindi rifare. In una regione sono già stati scelti i catechisti nuovi (43) per 4 incontri durante l’anno, più le riunioni normali. E ugualmente si sta preparando in altre regioni …. Formare il meglio possibile. E poi c’è il ministero nelle comunità, che visitiamo attraverso le zone: scrutini, sacramenti e pastorale di animazione.
Constato quindi che il mio sogno di quando ero a Sant’Abbondio (Como), quando venivano i missionari a raccontarci la loro vita, io scelsi subito: “la vita diocesana di un sacerdote è poco; il mio posto è la Missione” E adesso ce l’ho in mano ….. ma da solo è impossibile. Lo dico agli animatori: “siete voi il corpo operativo della Missione, io cerco di essere Testa e Cuore, perché funzioni tutto bene” Immaginate che gioia avere 50 e più catechisti o il consiglio parrocchiale, che hanno avuto un’idea, un impegno …; in 3 giorni la notizia passa in tutto il territorio … E la fatica, accolta con gioia per venire agli incontri (anche le mamme…)! Il Signore li deve benedire….
Più bello ancora, dedicando il tempo necessario alle confessioni…. Sentire da vari cristiani così: “Grazie Padre che sei venuto fin qui, (non ci hai dimenticato …) per darci il perdono di Gesù …” E’ riprendere il coraggio … e non pesa più niente …. Essere strumenti del Signore …
Grazie della pazienza … Il Signore ci benedica tutti, per il suo Regno: strumenti malleabili.
Buon NATALE e ANNO NUOVO 2009.
Uniti sempre
Da parte mia, grazie al Signore, la salute risponde bene, posso attendere a molte necessità: le due più grandi missioni, Mirrote (85 comunità) e Namapa (95 comunità), ma nello stesso tempo condividere le decisioni della Diocesi. La sede stabile è in Namapa assieme ai 2 colleghi. Facciamo pianificazione insieme e con il consiglio parrocchiale, e gli impegni suddivisi.
Io attendo di più Mirrote, più lontana e più difficili le strade, specie durante le piogge. Motivo del sopracarico è la mancanza di missionari, in Mirrote c’era un collega che ha assunto il Centro catechistico Diocesano, e la parrocchia locale, Carapira.
Dividiamo il tempo nella formazione passando le 5 regioni, 3 Namapa e 2 Mirrote, per facilitare le distanze ai ministeri, che nel totale sono molti.
Sarebbe ottimo avere delle persone capaci, e molte volte pur essendo analfabete, hanno autorità.
Una comunità dovrebbe avere anziano, 3 o più catechisti, l’aiuto fraterno, l’animatore delle famiglie, dei giovani e dell’auto-sostentamento. Per debolezza o altri interessi, molti desistono; ci sono sempre cambiamenti e quindi rifare. In una regione sono già stati scelti i catechisti nuovi (43) per 4 incontri durante l’anno, più le riunioni normali. E ugualmente si sta preparando in altre regioni …. Formare il meglio possibile. E poi c’è il ministero nelle comunità, che visitiamo attraverso le zone: scrutini, sacramenti e pastorale di animazione.
Constato quindi che il mio sogno di quando ero a Sant’Abbondio (Como), quando venivano i missionari a raccontarci la loro vita, io scelsi subito: “la vita diocesana di un sacerdote è poco; il mio posto è la Missione” E adesso ce l’ho in mano ….. ma da solo è impossibile. Lo dico agli animatori: “siete voi il corpo operativo della Missione, io cerco di essere Testa e Cuore, perché funzioni tutto bene” Immaginate che gioia avere 50 e più catechisti o il consiglio parrocchiale, che hanno avuto un’idea, un impegno …; in 3 giorni la notizia passa in tutto il territorio … E la fatica, accolta con gioia per venire agli incontri (anche le mamme…)! Il Signore li deve benedire….
Più bello ancora, dedicando il tempo necessario alle confessioni…. Sentire da vari cristiani così: “Grazie Padre che sei venuto fin qui, (non ci hai dimenticato …) per darci il perdono di Gesù …” E’ riprendere il coraggio … e non pesa più niente …. Essere strumenti del Signore …
Grazie della pazienza … Il Signore ci benedica tutti, per il suo Regno: strumenti malleabili.
Buon NATALE e ANNO NUOVO 2009.
Uniti sempre