Tutto comincia con un Sì: pellegrinaggio a tappe
In ognuno dei sabati del cammino verso la Pasqua – iniziando da sabato 12 c.m. – ti proponiamo di percorrere insieme a tante altre persone della nostra diocesi un pellegrinaggio a tappe che ti permetterà di raggiungere tutti e cinque i continenti del mondo.
Il pellegrinaggio spirituale, che ti proponiamo di intraprendere, ti porterà a conoscere alcuni santuari sparsi nel mondo, l’immagine di Maria in essi venerata e infine a pregare, insieme alla tua famiglia, ad un vicino di casa, ad un amico o a qualche altra persona, una decina del rosario secondo l’intenzione missionaria che di volta in volta ti verrà proposta, legata al continente dove si trova il Santuario che avrai raggiunto e visitato, seppur virtualmente, in quel sabato.
Augurandoti buon pellegrinaggio, voglio aggiungere, che tutto l’anno liturgico – ovvero la celebrazione della vita di Gesù distribuita nell’arco di un intero anno il cui centro è il Triduo pasquale, che culmina nella domenica di Pasqua – è pensato proprio come un grande pellegrinaggio, un grande cammino spirituale dietro a Cristo, ripercorrendo tappa dopo tappa tutti i misteri della Sua vita.
La preghiera del rosario ci permette di contemplare questi misteri della vita di Gesù con l’aiuto di Maria.
Dalla Messa con la nostra Comunità “Fino ai confini della Terra”
Carissimi, durante la Quaresima dello scorso anno e soprattutto in quella dell’anno 2020, tutti abbiamo sperimentato la sofferenza e la difficoltà di vivere da isolati.
Certo, è doveroso affermare che pur dentro a tanta tribolazione molte persone hanno riscoperto la dimensione familiare della vita cristiana e compreso ancora di più che la prima trasmissione della fede avviene in famiglia.
Ne sono scaturite cose bellissime quali semplici liturgie domestiche, aiuto reciproco, disponibilità all’ascolto, condivisione delle fatiche e dei momenti di scoraggiamento, attenzione verso l’altro.
Aggiungo che pur dentro al necessario distanziamento, abbiamo continuato a sentirci parte di una comunità cristiana che ha cercato attraverso tante persone di esprimere attenzione a tutti, offrendo sostegno e anche solidarietà. Moltissimi proprio per questo non si sono sentiti abbandonati.
Abbiamo sicuramente anche gioito nel vedere come tutto ciò ha sprigionato con una forza incredibile e inaspettata nelle nostre comunità una vera spinta missionaria a “Km 0”. Molti, infatti, si sono sentiti raggiunti per la prima volta da persone dello stesso paese che attraverso una telefonata, un foglietto messo nella cassetta delle lettere, o altro ancora, hanno mostrato il volto di una comunità in uscita, estroversa, attenta e in ascolto.
Ora, senza disperdere o interrompere quanto è stato ricompreso è importante che in ogni famiglia si riscopra il Giorno del Signore il cui cuore è l’Eucaristia, tornando a parteciparvi.
Il nostro vescovo Oscar così ha scritto nella sua lettera “Ascolta il Grido!” su questo punto: «Invito innanzitutto le famiglie cristiane a partecipare con i loro figli alla Eucaristia domenicale, possibilmente nelle parrocchie dove esse risiedono. Potranno così aiutare la Comunità cristiana a identificarsi come “famiglia di famiglie”».
Carissimi, la celebrazione del Giorno del Signore, la partecipazione alla Messa in esso celebrata, è la più grande opportunità che abbiamo per riscoprire e educarci a vivere la vita come un dono; un dono ricevuto e offerto, comunicato e amato.
Di esistenze vissute così, la cui quotidianità è scandita dall’annuncio generoso del Vangelo e dal prendersi cura di ogni persona per amore del Signore, l’esperienza missionaria della nostra diocesi è traboccante.
Con l’aiuto dei giornalisti del Settimanale diocesano, abbiamo individuato sei missionari scegliendoli tra coloro che sono geograficamente tra i più distanti da noi. A loro sono state rivolte alcune semplici domande. Prontamente tutti e sei hanno risposto e anche manifestato la loro disponibilità a ricevere qualche messaggino, augurio, ecc. da chi leggerà quanto da loro detto nel corso delle interviste. Soprattutto dai lettori più piccoli, primi destinatari di quanto, i nostri amici missionari hanno voluto dirci e delle attività collegate ai loro racconti, pensate dall’Ufficio di Pastorale Giovanile.
Le interviste verranno pubblicate a cadenza settimanale, iniziando da domenica 13 marzo.
Don Alberto Pini