2022 – 10 aprile: domenica delle palme

Oceania - Isole Solomons: intervista e attività

intervista a Mons. Luciano Capelli – vescovo

Mons. Luciano ci racconti dove vivi e di cosa ti occupi?

Quando Dio ha creato la terra si è sporcato le mani di fango ed alla fine ha spruzzato il fango contro l’oceano e sono nate le nostre isole… (cosi’ raccontano i nonni qui ai loro nipotini)

Ciao dall’altro mondo… mi trovo nel centro sud Pacifico nella Melanesia che come sapete si trova al sud della micronersia e ad ovest della polinesia… una infinita estesa di oceano coloratissimo… con migliaia di isolotti…atolli… siamo in Oceania e la bellezza dell’oceania e naturalmente nell’oceano…non tanto in cio’ che si vede sopra ma nella bellezza di cio’ che esiste sott’acqua…

Come sei arrivato così lontano?

Nel 1965, A 18 anni ho fatto domanda per essere missionario e sono partito per le Filippine dove mi sono inculturato, ho fatto i miei studi e ho vissuto per 34 anni. Nel 1953 l’espulsione dei missionari salesiani dalla Cina è stata la nascita del lavoro Salesiano nelle Filippine. In Filippine abbiamo consolidato le scuole fondate da don Braga, grande Tiranese, espulso dalla Cina.

Nel 1999 (il secolo scorso) dopo 34 anni di vita missionaria tra i giovani in Filippine mi hanno chiesto se mi sentivo di andare piu’ in alto… nelle Isole Salomone ad iniziare l’opera di don Bosco anche li. È ciò che ho fatto per 8 anni fondando due scuole ed un ospedale con i volontari Valtellinesi e Bergamaschi, finché papa Benedetto mi ha chiesto nel 2007 di venire a Gizo come vescovo dove mi trovo da 14 anni: vescovo Volante e ‘scadente quest’anno per limiti di eta’. (75). Le Isole Salomone sono 960 e circa 350 di esse sono abitate, con una popolazione di circa 750.000 abitanti.  Qui si va in pensione a 50 anni..

Non senti mai la voglia di tornare a casa?

Le radici con il mio paesino (Cologna di Tirano, contrada Gilera) sono sempre solide… i miei monti, la mia Valtellina, la ‘mia’ madonna di Tirano, l’Adda che scorre in fondo alla valle… le marmotte, i laghetti, la cima dei monti… il profumo di primavera, il canto del Cucu’… Mi mancano eccome… Si, ogni tanto ho fatto rientro specialmente per mettere a posto la salute… incluso un brutto male nel 2016… per rimettermi in forza… sono anche venuto per accompagnare papa’ e mamma in paradiso… per abbracciare i nipotini…per ‘spirito di raccoglimento’ (di fondi naturalmente…)

 Arrivando nelle Salomons cosa ti ha colpito

La bellezza della Natura (sempre estate) il blue, il turchino dell’oceano…visto dal mio aereo ultraleggero… la gente semplice… i bambini sempre sorridenti… neri come il carbone e con capelli biondi riccioluti… con occhioni bellissimi e denti bianchissimi (quando se li lavano)…   Mi ha anche impressionato il numero di giovani per strada.. la loro voglia di imparare e di fare ma… a fare niente tutto il giorno.     Le mamme che si affaticano tantissimo nei campi per portare da mangiare per la famiglia… con tanti figli… le donne Solomonesi sono i veri eroi…     Chissà perche nei campi si vedono pero’ poco i papa’…     C’è da proclamare tanto che riguardi il rispetto delle donne, educazione dei figli, rispetto della natura e tante altre cosette… per questo abbiamo rifatto. dalle fondamenta, sette scuole e sette chiese distrutte dallo tsunami del 2007 (2 Aprile) che in seguito ad un terremoto causato dall’eruzione violenta di un Vulcano qui vicino (Isola di Simbo) ha fatto 52 morti e grandi stragi sulle spiagge…      Ricostruzione di strutture e di morale abbattuto (“sursum corda” è il mio motto, cercate la traduzione), educazione ed evangelizzazione, insieme, per proclamare il regno di Dio e costruirlo un po’ alla volta giorno x giorno: ecco il nostro impegno di chiesa…

Come trascorri le tue giornate?

Volando da stazione missionaria ad un’altra… col mio piccolo Savannah ultraleggero anfibio a due posti.(mi sono guadagnato il titolo di Vescovo Volante con tre brevetti: Volo ultraleggero, idrovolante, passeggero).  Incontro sacerdoti, catechisti, consigli pastorali e ‘staka pikinini’ (una moltitudine di bimbi).     Quando poi sono in sede mi occupo anche dell’amministrazione, per gestire i problemi burocratici… per trovare il salario per i miei 16 sacerdoti (quante lettere di richieste in giro per il mondo… tutti i giorni… – anche questo è spirito di ‘raccoglimento’).

Ci sono tanti bambini lì da te?  Com’è la loro scuola?

.i giovani sono tanti e i bambini tantissimi. Le famiglie sono numerose, avere 6 fratelli e/o sorelle (12 in tutto) è molto comune.    La scuola è come da noi…un momento di incontro e di gioia di scoprire cose nuove… mancano i libri ma ci si accontenta…  ma andarci è difficile  per le grandi distanze e  la pioggia, i fiumi alti, i coccodrilli in agguato nel fiume da attraversare.  Da piccoli imparano l’arte della sopravvivenza pescando col papà e lavorando nei “gardens” con le mamme. Imparano a scalare le noci di cocco in pochi secondi…e di cocco ce né in abbondanza.

Quali sono i loro giochi preferiti?

I bambini giocano per strada con bottiglie di coca kola riempite con la sabbia… fanno dei mucchietti e poi lanciano una bottiglia per colpire il castello. (noi anni fa lo facevamo con le biglie e con le noci); qualcuno mette delle piccole ruote sotto una bottiglia di plastica (di un litro) tagliata a meta’ longitudinalmente e con quella si diverte a trasportare sabbia…   Piace molto il calcio, e soprattutto la pesca ed il nuoto in mare con il costume fatto dal buon Dio.

Come si festeggia lì la Pasqua?  

Si sente molto la domenica delle Palme e non manca mai l’asino (due giovani robusti piegati in avanti e coperti da un lenzuolo bianco. Gesu’ (solennemente seduto sul giovane posteriore) benedice tutti in mezzo a palme abbondantissime. Come in tanti posti al mondo si sente molto il venerdi’ santo. Si fa una grande processione con la croce e si medita sulle 14 stazioni della via Crucis; il tutto termina con la liturgia della venerazione della croce

La domenica di Pasqua inizia con una bella drammatizzazione delle liturgia serale. Si drammatizza la storia della creazione… di Abramo ed Isacco, (al piccolo John è toccata la parte della pecora per il sacrificio)… il passaggio del mar rosso, si celebra poi tutto il giorno di Pasqua vissuto in comunità, in allegria con canti, danze e naturalmente un buon pranzetto condiviso tutti insieme nella hall.

Si mangiano anche da voi le uova di cioccolato? Come si dice buona Pasqua nella lingua locale?

No non si usano le uova a Pasqua… nemmeno gli alberi in fiore… qui è sempre estate…  Qui si parla ufficialmente Inglese…. ma si si scrive come si pronuncia…e l’inglese diventa ‘PIGIN ENGLISH’ ; Buona Pasqua sarebbe HAPPY EASTER in Inglese, ma qui si dice API ISTA (suona quasi uguale)

 C’è un augurio che vorresti rivolgere ai bambini della nostra diocesi e alle loro famiglie che leggeranno quanto hai scritto?

Vi auguro che possiate vivere il vero spirito della Pasqua nella Pace del Risorto. Anche se la pandemia non sarà ancora andata via… Il Gesù risorto è con noi. Ha sofferto piu’ di noi. Ci capisce e ci sostiene. È risorto… alleluia… anche noi risorgeremo con Lui. Evviva.

I bambini della nostra diocesi potranno scriverti e magari mandarti una loro foto o disegno da donare con i loro auguri ai bambini che sono con te? Se sì a quale indirizzo e-mail o numero WhatsApp?

Bella iniziativa perché non mandate a Suor Alice (Filippina) e suor Adeline (Cameroon) che lavorano con l’ultima scuola di 277 bimbi appena costruita?

Suor Alice Salas sr.alicesalas@gmail.com ;    Suor Adeline adelinemarlyse162@gmail.com;  Vi suggeriranno come meglio fare…

CIAO…. CIAO…. API ISTA ….API ISTA

dom Luciano Capelli.

attività – apri!