“E’ solo con lo spirito di solidarietà e condivisione che si possono risolvere i problemi del mondo e sperare in un’umanità nuova, più giusta e più fraterna. Se nel mondo ci fosse più solidarietà ci sarebbero meno terrorismo e meno guerre. Quando penso agli sprechi del mondo occidentale, anche in Italia, sto male considerando che tanta gente nel sud del mondo lotta ogni giorno per sopravvivere. Il numero di coloro che ogni anno muoiono di fame o per malattie (magari facilmente curabili) cresce invece di diminuire. Questo è uno scandalo che non dobbiamo tollerare. Come si può avere un mondo unito e in pace se alcuni vivono in un lusso scandaloso e altri in estrema povertà? Dobbiamo liberarci dall’egoismo e dobbiamo diventare più sensibili e generosi verso gli altri, davvero. Facciamo nostro in modo pratico lo slogan: meno sprechi, più solidarietà. Ogni dono, offerto con amore, fa rinascere la vita, la gioia e la speranza in un mondo migliore per tutti. Siamo tutti chiamati a seminare la pace, la bontà e la speranza in questo mondo spesso violento e sfiduciato. C’è bisogno di gente buona e dal cuore nuovo. Quello che facciamo sia frutto di vero amore. Diceva la Beata Madre Teresa di Calcutta: “Non importa quello che fai, ma quanto amore ci metti”. E Santa Teresa del Bambin Gesù: “Nulla è piccolo quando è fatto con un cuore grande”. Dom Helder Camara diceva: “Non ciò che abbiamo accumulato resta dopo la nostra vita, ma ciò che abbiamo donato.” La grandezza di una persona si misura dalla grandezza del suo cuore. Facendo del bene agli altri, facciamo del bene anche a noi stessi perché chi dona con amore scopre la gioia. Tutti possiamo fare qualche cosa, come diceva Giovanni Paolo II: “Nessuno è talmente povero da non aver nulla da dare e nessuno è talmente ricco da non aver bisogno degli altri”.”