31 marzo 2013, Carabayllo – Lima – Perù BUONA PASQUA DAL PERU’!

Carissimi amici, eccomi a voi per questo momento di comunicazione e di comunione in occasione della Pasqua!
In questi giorni di Settimana Santa aumentano le occasioni di incontro con la gente che vive la propria fede attraverso le celebrazioni e i riti tradizionali.
Per il resto si va avanti abbastanza bene, con gli impegni che aumentano perché più ti metti nella vita della gente e più devi trovare il tempo (e le forze!!) per “camminare “ con loro.

Incontro di preghiera in un barrios

Ormai conoscete la mia vita qui, per cui ho pensato di comunicarvi alcune riflessioni su situazioni nuove che sto vivendo.
Prima di tutto l’arrivo di Papa Francesco: è stata una gioia e un’emozione vedere come una persona di cui ho conosciuto l’operare, continua ad essere quello che io ho sempre stimato. Per me esprime quella maniera di “essere Chiesa” che, partendo dall’Incarnazione, condivide la vita dell’uomo e tra gli uomini la vita dei più deboli.
Attraverso il Vescovo Joaquin , ausiliare di Buenos Aires ,amico mio e di Don Renzo Scapolo, ho potuto conoscere e ammirare, non solo le scelte evangeliche di Bergoglio, ma anche la sua fermezza, autorevolezza e chiarezza su questioni della vita della Chiesa e della realtà che ci circonda.
Inoltre Padre Pepe, che molti di voi hanno conosciuto, mi ha sempre parlato di lui come un amico della gente e della sua “villa miseria” (baraccopoli) dove spesso andava , specialmente per condividere i momenti più importanti della loro vita comunitaria o religiosa.

  Cardinale Bergoglio (ora Papa Francesco) con Padre Pepe

L’altro giorno mi è venuto questo pensiero: questo Papa è come un “fidei donum” (dono della fede); porta nel cuore della Chiesa la “Sua” esperienza di Chiesa nata in un contesto ed in un continente che è stato ed è una “fucina” di fede; e questo lo propone a tutta la Chiesa!… che bello!!!
La seconda novità è l’arrivo di due giovani ed entusiasti sacerdoti che la Chiesa di Como ha inviato per condividere il cammino della Chiesa di Carabayllo. Sono don Roberto e don Ivan. E’ un dono della fede, è un dono di Dio.
Stanno accompagnando con noi ( don Savio ed io) la gente di questa porzione di Chiesa “oltre 60.000 persone”.

Stanno vedendo e valutando la nostra presenza in questi due anni e mezzo ; porteranno avanti con i doni che Dio ha dato a loro e l’entusiasmo che hanno, l’annuncio del Vangelo e la condivisione della vita in un ambiente che ha bisogno di molta speranza … e anche questa è una bella notizia!!!
Logicamente (o no) arrivando loro ce ne andremo noi!! La gente chiede: “Perché non puoi rimanere anche tu?” non ho ancora trovato la risposta che possa convincere … Comunque penso che tra un po’ di mesi , se Dio vuole, tornerò nella mia Valtellina !
Un’altra novità che vorrei condividere è un’esperienza che ho appena iniziato: nella zona di Carabayllo dove c’è la Chiesa Parrocchiale (circa 20.000 abitanti). Questa zona è già suddivisa per associazioni “barrios” (corrispondenti a gruppi o quartieri ); l’obiettivo è far sì che le persone che hanno fatto qualche esperienza in parrocchia creino comunità nel loro quartiere per rendere possibile una solidarietà e fraternità tra tutte le persone del “barrios”. E’ qualcosa che deve nascere tra di loro per il bene di tutti senza distinzione di classe sociale, religione o altro. Si è iniziato con un questionario affinché le persone si possano conoscere per poi ritrovarsi per vedere i loro problemi, le soluzioni , le iniziative, i progetti, l’attenzione agli altri, ecc.; è l’andare verso le periferie, è essere “missionari”…

    Uno dei barrios più poveri

L’esperienza è partita da due mesi e ci sono cose interessanti; certo ci vorrà molto tempo però … ci si crede; questo favorirà anche quel progetto di Caritas zonale che sta per partire e che avrà particolare attenzione al problema salute e giuridico!… e anche tutto questo è molto bello!!!
Per il resto si procede bene; prossimamente saranno terminate le due chiesette che serviranno anche come centro comunitario (una è a Olfa , una paesino della sierra a 8 km circa).

La cappella di La Mercedes

La Pasqua è vita, speranza, ottimismo, cambiamento, guardare avanti … è sapere che se uno segue Cristo Risorto tutto diventa nuovo, entusiasmante, pieno di vita … e quello che vi ho scritto va in questa linea …
Faccio a tutti tanti auguri; che il Cristo Risorto possa riempirci di vita e di entusiasmo per poter essere segno di speranza! Vi saluto con l’affetto di sempre e … grazie per la vostra amicizia !!
Hasta pronto!, si Dios quiere!!
Don Umberto
Saluti e auguri anche da don Savio, don Roberto e don Ivan

  Tramonto su Carabayllo