7 marzo 2013, Korogocho – Nairobi – Kenya Costruiamo il Paese!

 

Carissimi,

visto che il tempo e’ davvero tiranno e non e’ mai abbastanza (le solite scuse…lo so), vi mando le ultime foto della biblioteca, ormai completata, e della scuola, in fase di completamento.

Sono giorni intensi in Kenya, per via delle elezioni. Siamo ancora col fiato sospeso per i ritardi nel conteggio dei voti presidenziali, e questo non porta bene: iniziano le critiche, i sospetti, i ricorsi, e scappano alcune frasi grosse che possono essere micce in un deposito di dinamite. Ma per il momento e’ tutto calmo, e tutti, piu’ o meno ufficialmente, invitano alla calma e alla pazienza.

Costruire, o ricostruire un Paese non e’ cosa da poco. Imparare il buon e saggio uso degli strumenti democratici e’ un cammino lunghissimo, e noi in Italia ne sappiamo qualcosa. Quindi anche il Kenya sta imparando, questo richiede pazienza e calma. Potrebbe andare sicuramente meglio, ma potrebbe anche andare peggio.

Qualcuno disse una volta; “se hai un progetto per un anno, pianta il mais. Se hai un progetto per dieci anni, pianta un albero. Se hai un progetto per cento anni, istruisci un popolo”. Ed ecco allora la scuola di St. John, con le sei classi in costruzione (in un momento critico per il Paese, e anche per noi, economicamente almeno, decidiamo di scommetere sull’educazione!), e la biblioteca, che tanti guardano ammirati e gioiosi. Qualcuno ci chiede se per caso finalmente abbiamo deciso di costruire “la casa dei padri” (probabilmente credono che in un edificio cosi’ possono abitare solo preti o bianchi…). E io sono ben felice di smentirli, dicend che noi abitiamo sempre nella nostra baracca e quello invece e’ l’edificio della biblioteca della comunita’.

Gli amici del Lion’s Club di Olgiate si stanno attivando per aiutarci a completare l’imbiancatura della biblioteca e a costruire i tavoli e le panche per la nuova sala lettura. Gli amici e le amiche di Interragire si sono fatti piu’ che in quattro, con una creativita’ impressionante (mio padre e mia zia si sono fatti addirittura scrittori e hanno pubblicato un libro!) per aiutarci a realizzare questo progetto. Altri, in vario modo, tra offerte e preghiere, entusiasmo contagiante e passaparola efficacissimo, hanno fatto rimbalzare la notizia del progetto ai quattro venti. Risultato: lavori inziati il 27 novembre 2013 e virtualmente terminati agli inizi di marzo 2013. Per la fine del mese vorremmo riaprire il servizio, o al piu’ tardi all’inizio del secondo trimestre. WOW!

Qualcun altro diceva: “chi si ostina a dire che e’ impossibile, dovrebbe lasciar in pace quelli che ce la stanno gia’ facendo”. Voi tutti, non solo la gente di Korogocho, con i suoi alunni, maestri, manovali e geometri, laureati e autodidatti, voi tutti, dicevo, ce la state gia’ facendo, con questi piccoli sforzi che messi insieme realizzano i sogni di una comuinita’.
Percio’, per ora vi dico grazie. Troveremo il modo di renderlo piu’ ufficiale e comunitario, ma e’ sentito, vero, e viene da parte di tutti.
E poi vi dico: non stancatevi! Adesso che avete visto che la strada e’ percorribile, avanti!
Un abbraccio a tutti,
Stefano