Carissimi tutti,
tanti saluti e auguri di ogni bene dal Bangladesh.
Noi, preti, suore e catechisti, durante la Quaresima siamo in giro per le visite ai villaggi per la preparazione alla Pasqua. Nella nostra Missione abbiamo 80 villaggi di cui il piu’ lontano e’ a 70 Km. Ogni villaggio ha la sua chiesetta e il suo catechista che alla domenica raduna la gente per la liturgia della Parola, dato che noi sacerdoti non possiamo essere sempre presenti per celebrare l’Eucaristia.
Qui le celebrazioni quaresimali, dalle Ceneri alla Via Crucis del venerdi’,alle Palme, alle cerimonie della Settimana Santa, sono molto sentite e partecipate.
Tutti gli anni, i giovani allestiscono la rappresentazione vivente della Passione del Signore il Venerdi’ Santo alle 7 del mattino, nel cortile della scuola.
Viene tanta gente, anche cristiani non cattolici e non cristiani:
c’e’ tanta commozione e partecipazione davanti alle sofferenze del Signore.
Come scrive p.Paolo, parroco a Mirpur, alla periferia di Dhaka:
“Noi occidentali forse abbiamo l’idea che la fede sia qualcosa che nasca principalmente dalla mente (adesione alla verità) e dalle opere (adesione alla carità), mentre qui si percepisce la fede innanzitutto come un sentimento, un affetto (adesione ad una persona che si ama) e che si esprime come si esprimono i sentimenti, cioè con i gesti. Diventano così importanti quelle celebrazioni capaci di esprimere i sentimenti della fede, che noi chiamiamo devozioni. Così i Battisti, Luterani, Metodisti e gli innumerevoli gruppi cristiani presenti nella zona, si ritrovano insieme a pregare durante la Quaresima nella chiesa cattolica, ormai diventata troppo piccola. Quello che non si riesce a fare con le preghiere Ecumeniche ufficiali, cioè pregare insieme con i membri delle altre chiese cristiane, si realizza spontaneamente con i riti quaresimali.
Il mistero della passione di Gesù, è il mistero che ci fa sentire il Signore vicino a noi, perché lo vediamo condividere quelle sofferenze o delusioni che spesso accompagnano la nostra vita. Qui in Bangladesh, come in ogni parte del mondo, scoprire che Dio non è lontano o indifferente alla nostra sofferenza, diventa segno di benedizione e di amore. Questo mistero è capace di abbattere anche le differenze ideologiche sulla figura di Gesù, e sa di nuovo unire, i cristiani nel professare la loro fede e speranza in colui che proprio attraverso la Croce diventa il nostro Salvatore.”
Buona Pasqua a tutti nel Signore Risorto.